Mazzocchi: “Spero che Geolier vinca”, poi il retroscena da ridere su Lindstrom

Prosegue il format “LetTheMusicPlay” del Napoli sul proprio canale YouTube. Pasquale Mazzocchi ha concesso una lunga intervista a Decibel Bellini.

Il Napoli è da diverso tempo molto attivo sui social. Oltre ai profili Instagram e TikTok che vantano milioni di follower, la società azzurra ha deciso di intraprendere anche un percorso sul proprio canale YouTube.

Novità di quest’anno il format “LetTheMusicPlay” dove calcio e musica si incontrano. A presentare c’è Decibel Bellini che ad ogni puntata intervista ospiti diversi.

Questa volta è toccato a Pasquale Mazzocchi, nuovo acquisto del Napoli nel mercato di gennaio.

Mazzocchi carica Geolier a Sanremo

Pasquale Mazzocchi è entrato sin da subito nel cuore dei tifosi azzurri. La sua napoletanità gli ha permesso subito di entrare a stretto contatto con i tifosi azzurri.

Per lui, tifoso del Napoli fin da bambino, vestire la maglia del Napoli è un sogno che si realizza. Mazzocchi ha rilasciato un’intervista al canale YouTube della società.

La risposta di Mazzocchi su Geolier
Mazzocchi sprona Geolier- spazionapoli.it

Di seguito quanto evidenziato:

Giocare nel Napoli, ci avresti creduto da bambino?
“Sì e no, è un sogno che si è avverato e cerco di godermi ogni giorno. Nei primi giorni guardavo la maglia continuamente. Non ci credevo, ogni volta che arrivavo a Castel Volturno mi chiedevo se fosse vero. Ora mi sto abituando ed è molto bello”.

Chi decideva la musica quando eri piccolo in famiglia?
“In realtà parte tutto da mio papà, che faceva il cantante. Siamo in due nati con la vena canora, ma ci ha passato a tutti questa passione. Ogni tanto ci divertiamo a cantare in famiglia. La musica la decideva mio padre. Ci ha tramandato la musica napoletana.

Musica neomelodica?
“Sì, è un genere che mi piace e preferisco definirla musica napoletana e non neomelodica. Quando ho fatto il rito d’iniziazione in Nazionale ho scelto una canzone bellissima di Sal Da Vinci e poi in quel momento non sapevo cosa cantare, ma è andata bene”.

Qualcuno ti ha chiesto informazioni sulla canzone?
“Immobile e Donnarumma non vedevano l’ora che io cantassi e lo chiedevano in continuazione al capitano”.

La notte in cui hai firmato con il Napoli, a chi lo hai detto?
“Escludendo mia moglie, ovviamente, l’ho detto ai miei genitori. Mio papà è sempre stato un tifoso sfegatato e lui quasi piangeva. Al momento della firma è scoppiato a piangere”.

Sei pronto per le canzoni per i bambini dato che sta per arrivare tua figlia?
“Sto cercando di abituarmi alla cosa. Io in realtà ho undici nipoti e quindi un po’ me ne intendo, ma con la prima figlia ai sempre paura. Sto cercando di trasformarmi in un pagliaccio”.

Ti vedi bene come papà?
“Sisi, proverò ad essere scherzoso, ma allo stesso tempo serio perchè con i figli bisogna dargli la giusta attenzione. Penso che le farò ascoltare sempre musica napoletana. Poi se lei nella sua vita vorrà ascoltare altro saranno problemi suoi”.

C’è una canzone che ti ha dato forza nei momenti difficili?
“Non ho una canzone in particolare. Sono una persona molto riflessiva. Vado molto in base al periodo. Anche prima delle partite cerco di ascoltare musica che mi fa pensare ai momenti duri per poi godermi la partita. Il calcio è serenità. Se devo dirti una canzone precisa mi viene in mente “E Vinciute Tu” di Nino D’Angelo”.

C’è stato un concerto che ti è piaciuto molto?
“Ti dico la verità, non sono mai stato ad un concerto. Vorrei vedere quello di Nino D’Angelo che sarà al Maradona”.

Parli un po’ in napoletano con gli altri nello spogliatoio?
“Sempre, parlo in napoletano anche con Lindstrom, gesticoliamo insieme. Mastico un po’ di inglese, ma le cose basilari”.

Metti le tue musiche nello spogliatoio?
“Ancora no, ma molto presto mi sentiranno anche cantare nello spogliatoio”.

Geolier a Sanremo, ma non solo. Sei diventato amico con qualche artista?
“Con Geolier abbiamo qualche amico in comune anche se non ho mai avuto il piacere di conoscerlo. Ho sentito tante critiche nei suoi confronti, ma io penso che ogni napoletano si debba porre una domanda: “Se avessi Geolier come figlio, ne sarei orgoglioso? Io penso di sì e se tutti si facessero questa domanda ci sarebbero zero critiche. Io posso solo dirgli di continuare con le sue canzoni perchè è un ragazzo forte, scrive pezzi assurdi e spero che vinca”.

Canzone che vorresti ascoltare allo stadio durante il riscaldamento?
“Quella di Maradona, mi fa venire la pelle d’oca. Va benissimo quella”.

Se non avessi fatto il calciatore, cosa avresti fatto?
“Forse mi sarei buttato sulla musica oppure disegnare. Sono molto bravo a farlo e il mio sogno era fare una scuola artistica. Qualche volta disegno ancora. La musica la ascolto in continuazione”.

Ci canti qualcosa?
“Se dovessimo vincere contro il Milan, te la canto”.

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