La posizione di Walter Mazzarri non appare più così salda, nonostante le dichiarazioni del patron Aurelio De Laurentiis.
Ripetere quanto fatto da Luciano Spalletti al Napoli era praticamente impossibile, il Napoli dello scorso anno probabilmente rappresenta una squadra unica per qualità e quantità, un rullo compressore in grado di schiacciare il campionato dall’inizio.
Nonostante ciò, pensare che dopo quasi 3 mesi di gestione Walter Mazzarri sia riuscito addirittura a peggiorare lo score di Rudi Garcia, l’allenatore di cui l’ex Cagliari e Torino ha preso il posto, fa oggettivamente riflettere. Tanti i conti che non tornano, dal goal che manca in trasferta dal 25 novembre, sino ai punti che distanziano il Napoli dal quarto posto, ben sette, tanti, troppi.
Dopo la sconfitta di Milano contro il Milan di Stefano Pioli, sono state tante le allusioni nei confronti di Mazzarri, secondo molti sulla graticola a discapito di un Marco Giampaolo pronto a ritornare in pista sulla panchina dei partenopei. Critiche respinte fermamente dall’allenatore stesso, che in conferenza stampa ha letteralmente ringhiato contro alcuni giornalisti, definendo alcune come critiche da “Repressi”.
Nonostante ciò, immaginare ancora salda la panchina di Mazzari in caso di mancato successo quest’oggi appare difficile, lo sottolinea La Gazzetta dello Sport nella sua edizione odierna, in cui la rosea ha fatto il punto sui prossimi decisivi 7 giorni dei campioni d’Italia. Prima il Genoa, la prima gara del ciclo che dovrà dare il via alla rincorsa Champions League, poi la stessa coppa dalle grandi orecchie, con un Barcellona che resta certamente sempre e comunque ostico ma non imbattibile, soprattutto in questa stagione.
Due sono i dogmi societari per i prossimi 180 minuti: vincere e convincere, in modo da rilanciarsi e guardare al futuro con fiducia, a differenza di quanto fatto negli ultimi paradossali mesi, che hanno visto Kvaratskhelia e compagni passare dalla prima posizione ad un anonimo decimo posto. Un andamento paradossale per una squadra che ha a disposizione una rosa di talenti indiscutibili, ma che forse hanno avvertito eccessivamente il peso del tricolore cucito sul proprio petto: “Confermarsi è anche più difficile di vincere”, lo dichiarò qualche mese fa capitan Di Lorenzo senza nascondersi.
Tra poche ore, comunque, scopriremo la reazione del Napoli al k.o di Milano, prevista allo stadio anche la presenza di Victor Osimhen, che sta proseguendo la propria tabella di rientro in vista di mercoledì sera.
Articolo modificato 17 Feb 2024 - 12:35