Ci siamo, Calzona verrà presentato alla stampa, usufruendo della conferenza pre Barcellona, affiancato da capitan Di Lorenzo.
Francesco Calzona esordirà domani contro il Barcellona, quando guiderà per la prima volta il Napoli nelle vesti di allenatore e non vice. Questa sera, nella sala stampa del Diego Armando Maradona, lo storico secondo di Maurizio Sarri e Luciano Spalletti è stato presentato ai giornalisti.
Questo post in breve
Calzona, le sue prime parole da allenatore del Napoli
Subito Calzona, che con due parole si presenta alla sala stampa, ringraziando pubblicamente la Federazione calcistica slovacca:
“Voglio ringraziare la Federazione calcistica slovacca, se sono qui è grazie a loro ed ai miei calciatori, inoltre ringrazio tutta la gente slovacca per l’amore che ha manifestato per me”.
Prima ovvia domanda sulla gara di domani ed il poco tempo a disposizione per prepararla:
“Da cosa si riparte? Da oggi, dobbiamo resettare, la squadra si è messa subito a disposizione, poche parole e tanti fatti, ci siamo intrattenuti poco e abbiamo svolto l’allenamento”.
Un messaggio ai tifosi del Napoli, che domani riempiranno lo stadio e le prime sensazioni su Victor Osimhen:
“Il pubblico di Napoli è speciale, ma non dobbiamo chiedergli sostegno, dobbiamo noi trascinarli e dargli ciò che meritano. Osimhen è stato con noi, si è allenato a pieno ritmo e sarà valutato come il resto della squadra dopo la rifinitura mattutina”.
Prima domanda dei colleghi spagnoli, chiesto a Calzona se teme il Barcellona, anche in virtù del poco tempo a disposizione per preparare la sfida:
“Il Barcellona è una squadra forte, tra le più forti d’Europa, non abbiamo paura però chiaramente: siamo il Napoli, ma nessuno nasconde che affrontiamo campioni ed un allenatore top. Poco tempo? Dobbiamo accelerare ogni procedimento di apprendimento, l’ho detto ai ragazzi, abbiamo poco tempo, non ci sono più scusanti”.
Sulle metodologie diverse che lui potrebbe offrire alla squadra:
“Più che di metodologie, l’aspetto principale è la convinzione: ribadisco il pensiero iniziale, questa è una squadra forte, l’ha dimostrato lo scorso anno e anche a tratti in questa stagione” – su quanto abbia analizzato il Barcellona nelle ultime ore: “L”ho osservato da sportivo, è stato tutto molto veloce, nelle ultime ore ovviamente abbiamo accelerato, ho analizzato tanto e domani mi presenterò con la squadra per vincere, questa è la mia mentalità”.
Sui contatti con Aurelio De Laurentiis, Calzona si è così espresso:
“Prima di domenica non ero mai stato contattato, De Laurentiis non è felice, vuole la Champions e l’obiettivo è qualificarsi entro le prime quattro”.
Sulla possibilità di accontentarsi di un eventuale pari:
“No, noi giochiamo e giocheremo sempre per vincere, se poi il Barcellona si dimostrasse più bravo di noi a quel punto un pari potrebbe avere un valore diverso, vedremo domani” – sulle idee che cercherà di inculcare ai suoi ragazzi: “Gli ho chiesto di essere squadra, in entrambe le fasi, se già parliamo di fase difensiva non accetto che qualcuno si esoneri da determinati compiti, se già facessero questo sarei contento”.
Sul modulo che probabilmente adotterà:
“Mi piace il 4-3-3, ovviamente adatterò le mie idee anche al materiale a disposizione, come giusto che sia” – sull’importanza di Sarri e Spalletti nella sua carriera: “Sono due allenatori diversi nelle metodologie, con mister Spalletti ho vissuto solo un anno, ma intenso, un anno di grandi insegnamenti per me. Se li ho sentiti? No, è successo troppo velocemente, solamente alcuni membri della mia famiglia mi hanno fatto l’in bocca al lupo”.
Sulle condizioni di Traorè, elemento che potrebbe essere risolutivo in Champions League:
“Oggi abbiamo avuto una seduta prettamente tattico, chiaro che è un giocatore su cui conto, ma non solamente lui: tutti i giocatori mi dovranno dare indicazioni nel corso delle sedute d’allenamento. Traorè è un giocatore importante, è stato fermo a lungo e quindi non è ancora al 100%, non so se lo utilizzerò dal primo minuto o a gara in corso”.
Sulle possibilità di rivedere Marek Hamsik al Napoli e l’obiettivo Mondiale per club:
“Il presidente vuole migliorare la situazione, non mi ha messo nessuna pressione. Ovviamente conosco il calcio, so quanto è importante qualificarsi in Champions ed eventualmente al Mondiale per club. Su Hamsik invece non nascondo che fortemente ho spinto per far sì che venisse, i tempi però erano troppo ristretti e non è riuscito ad organizzarsi visto che gestisce una academy nel suo paese. Mai dire mai però nella vita, Hamsik dopo Maradona è forse una delle bandiere più grandi del club”.
Sulla similitudine con Di Matteo, che da subentrante vince una Champions:
“Conoscevo questi dati, queste similitudini, ma onestamente gli do poco peso”.
Di Lorenzo, le parole del capitano in conferenza stampa
Prende parola anche Giovanni Di Lorenzo, a cui viene chiesto come si senta la squadra dinanzi al terzo cambio d’allenatore:
“Tre allenatori diversi, ciò significa che non stiamo facendo bene, ci sentiamo tutti responsabili e dobbiamo lavorare per far sì che questa situazione cambi, non siamo felici di ciò” – su cosa potrebbe donare Calzone rispetto a Mazzarri e Rudi Garcia: “Calzona ci può dare tanto, già conosce tanti processi, è entrato nello spogliatoio con grande entusiasmo, dobbiamo ripartire insieme, non ci rende contenti questa situazione, lo ripeto”.
Su quanto potrebbe influire il cambio d’allenatore, il capitano si è così espresso:
“Lo ribadisco, mister Calzona ha portato entusiasmo, quell’entusiasmo che forse con i risultati abbiamo man mano perso, un aspetto che ha contraddistinto questa stagione” – sull’emozione di affrontare nuovamente un ottavo di finale: “Chi gioca questo sport vive per notti come queste, giochiamo in casa, in uno stadio pieno, speriamo di regalare ai nostri tifosi una bella serata”.
Sulla contestazione delle curve, che al termine del match contro il Genoa hanno intonato: “Meritiamo di più!”:
“Ai tifosi ho poco da dire: hanno riempito lo stadio anche domenica, a fine partita ci hanno giustamente fischiato, non posso dirgli niente, sono sempre vicini a noi a spingerci. Domani vogliamo regalargli una bella notte, se lo meritano e ce lo meritiamo anche noi, gare come questa cambiano le stagioni. Voglio però specificare che il nostro impegno non è mai mancato”.
Ancora una domanda sull’impatto di mister Calzona, oltre che sull’esonero di Walter Mazzarri:
“Ringrazio mister Mazzarri, ci siamo sentiti, dispiace per il suo esonero. Ovviamente siamo professionisti, ci siamo messi a disposizione lavorando sui suoi concetti, domani proveremo in parte a trasferirli subito sul campo”.