Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni, soffermandosi su precise frasi pronunciate da Aurelio De Laurentiis nei suoi confronti.
Il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana è stato intervistato da “La Gazzetta dello Sport” che gli ha chiesto, esplicitamente, un parere sulle parole del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, rilasciate negli ultimi tempi. L’ex allenatore dell’Inter si è anche soffermato su un episodio che ha scaldato il cuore a tutti i tifosi partenopei. Spalletti, poi, ha commentato anche il momento del Napoli ed ha augurato alla squadra di raggiungere un obiettivo preciso.
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Il presidente del Napoli, negli ultimi mesi, si è reso protagonista di alcune scelte che hanno condizionato la stagione partenopea. In una conferenza stampa, indetta da lui stesso, ha affermato di essere il primo responsabile di quanto accaduto, dicendo di aver commesso l’errore di non aver trattenuto Spalletti sulla panchina degli azzurri. Il numero 1 del Napoli ha, in seguito, ipotizzato che la FIGC avesse già contattato Spalletti e che il tecnico di Certaldo avesse un accordo di massima per allenare ancora, nonostante avesse confidato a De Laurentiis la voglia di prendersi un periodo di pausa. Sulla vicenda, Spalletti ha dichiarato:
“Quale dei De Laurentiis ha parlato? Ce ne sono 4-5 in giro e non mi riferisco ai figli… C’è quello grato, quello malinconico, quello rancoroso, quello retroscenista”.
Il Napoli di Francesco Calzona ha l’imperativo di svoltare una stagione disastrosa: la qualificazione in Champions League è difficile ma non impossibile. In ottica futura, Spalletti augura al Napoli di raggiungere un obiettivo mai conosciuto sotto l’ombra del Vesuvio: la partecipazione al prossimo Mondiale per club. Per migliorare il ranking ed affiancare l’Inter, agli azzurri basterebbe il passaggio del turno col Barça e almeno una vittoria nella doppia sfida ai quarti di finale. Riguardo a ciò, ha dichiarato:
“Gli auguro di centrare il Mondiale per club che garantisce enormi introiti, nel ranking del Napoli c’è anche la mia mano“.
L’ex allenatore del Napoli ha voluto raccontare un episodio, emblema della sofferenza a cui i tifosi partenopei sono stati sottoposti nel corso di questa incommentabile stagione: “Le racconto un episodio che racchiude tutto. Sono andato a vedere Milan-Napoli, ero al bar nella zona Lounge: un bambino tifoso del Napoli a 7-8 metri ha cominciato a fissarmi. Quando il papà gli ha dato il permesso è corso da me e si è attaccato alle gambe: piangeva. L’ho preso in braccio e ancora singhiozzava. Avrei voluto chiedere al papà il numero di telefono. Se sta leggendo o qualcuno lo conosce, vorrei tanto riparlare con quel bambino che mi ha stretto il cuore”.
Articolo modificato 25 Feb 2024 - 09:14