Il Napoli pareggia a Cagliari e getta l’ennesima opportunità per accorciare in classifica, ma c’è un altro equivoco da risolvere.
Un’altra occasione sprecata, l’ennesima di questa stagione negativa per il Napoli. Il pareggio per 1-1 contro il Cagliari suona come una pietra tombale sulle speranze di rimonta per la zona Champions, che fa ancora più male per la modalità con cui è arrivato. Prima il doppio errore sotto porta di Politano e Simeone che, anziché servire il solissimo Lindstrom davanti alla porta, tentano il tiro fallendo una ghiotta opportunità per chiudere la gara, poi lo svarione difensivo di Juan Jesus che in pieno recupero spalanca le porte del pareggio a Luvumbo.
In un Napoli che pare aver smarrito la strada maestra, sono solo due – probabilmente – i motivi per il quale sorridere. Ovvero il ritorno al gol fuori casa (che mancava dallo scorso 25 novembre, l’ultimo fu quello di Elmas a Bergamo, ndr) con il solito Osimhen. E poi l’atteggiamento di Giacomo Raspadori. Il classe 2000 è stato tra i pochi a non mollare, propiziando con un recupero palla in zona offensivo la rete di Osimhen, servendo un assist al bacio.
Raspadori equivoco tattico, per il Corriere dello Sport non c’è spazio da titolare in questo Napoli
Sull’edizione odierna del Corriere dello Sport, però, un articolo a firma di Alessandro Barbano, sottolinea come l’impiego di Raspadori da esterno di destra, pur di trovargli spazio in campo, sia un equivoco tattico che andrebbe chiarito tra il tecnico Francesco Calzona e il presidente Aurelio De Laurentiis, che ne chiede l’utilizzo per valorizzare un patrimonio della società.
Ecco quanto evidenziato:
Poi c’è una questione tattica da chiarire. Raspadori risulterà decisivo nel propiziare l’azione del vantaggio e nell’offrire l’assist a Osimhen, ma il suo impiego trasforma il 4-3-3 in un’altra cosa, e riduce la capacità di penetrazione sulle fasce. Con una squadra arroccata nel suo catenaccio a uomo come il Cagliari, questo diventa un problema. Nel primo tempo a destra il duo Mazzocchi-Raspadori non passa praticamente mai e subisce anzi le folate cagliaritane. E a sinistra la crisi di identità del gioiello georgiano fa il resto.
Bisogna che Calzona persuada il presidente De Laurentiis che, finché Osimhen bazzica dalle parti del Vesuvio, e finché il Napoli vuol restare fedele al suo modulo, per Raspadori non c’è un posto da titolare.
Insomma, secondo la tesi riportata sul Corriere dello Sport, per Raspadori in questo Napoli ci sarebbe spazio soltanto se impiegato da prima punta, ruolo attualmente occupato da Osimhen.