Aurelio De Laurentiis criticato ancora, il patron è finito nell’occhio del ciclone a causa delle sue scelte la scorsa estate.
Tanti meriti, oggettivi, in 20 anni di gestione positiva, culminata con lo scudetto dello scorso anno, atteso dalla città di Napoli per ben 33 anni. Nonostante ciò, anche grazie ad un carattere forse più vulcanico del Vesuvio stesso, Aurelio De Laurentiis riesce spesso a finire sotto l’occhio del ciclone, in particolar modo, a seguito di questa stagione.
Per molti addetti ai lavori la gestione del post scudetto da parte del leader della FilmAuro è stata insufficiente per utilizzare un eufemismo, il patron dei campioni d’Italia in carica si è forte eccessivamente seduto sugli allori, convinto che qualsiasi mossa compiuta si sarebbe rivelata vincente, come ahimè, almeno per i supporters azzurri, non è stato.
La prossima estate sarà periodo di rivoluzioni in casa Napoli, un pò come accaduto nel 2022, in quei mesi concitati in cui De Laurentiis, coadiuvato da Cristiano Giuntoli, mise le basi dello scudetto dei record, usufruendo del grande lavoro dell’attuale commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti.
Il duo Giuntoli – Spalletti, rappresenta per molti uno dei crucci principali del post scudetto, un binomio fondamentale, che sta pesando nell’economia del Napoli ancor di più di Kim, anche se forse, la sostituzione insufficiente del coreano, non è stata altro che logica conseguenza dei due addii sopracitati.
Oltre che l’allenatore, nei prossimi mesi potrebbe cambiare anche il direttore sportivo, salutando Mauro Meluso solamente 12 mesi dopo il suo ingaggio. L’ex Spal e Lecce sarebbe infatti finito sotto osservazione e la sua riconferma appare ad oggi quanto meno difficile. Tra i nomi accostati, anche l’ex Torino e Roma Gianluca Petrachi, già in passato vicino al Napoli, il dirigente, ai microfoni di Tv Play, ha così commentato tale possibilità:
“De Laurentiis? L’ho sempre definito un visionario, quest’anno è stato il primo ad ammettere che ci sono stati errori. Io al Napoli? Ovvio che mi piacerebbe ripartire da lì, quello che è stato creato a Napoli negli ultimi anni è straordinario, ma non dipende da me. Bisogna capire quali sono le intenzioni di De Laurentiis, se vorrà affiancarsi di dirigenti che possano lavorare: De Laurentiis deve fare il presidente ma allo stesso tempo delegare, succede così in tutte le società, un aspetto imprescindibile, a prescindere da chi arriverà”.
Insomma, un pensiero chiaro e onestamente neanche tanto lontano dalla realtà. De Laurentiis farà tesoro dei propri errori? Nei prossimi mesi ne capiremo qualcosa in più, magari conoscendo anche il prossimo dirigente sportivo del club.
Articolo modificato 27 Feb 2024 - 22:09