Nato il 27 luglio 1987 a Banská Bystrica, in Slovacchia, Marek Hamšík ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del Jupie Podlavice, prima di trasferirsi al Banská Bystrica e poi fare il grande salto in Europa occidentale. Dopo un periodo nel settore giovanile del Slovan Bratislava, si è trasferito all’estero, prima al Brescia in Italia e poi, nel 2007, al Napoli, dove è diventato una leggenda vivente.
Marek Hamsik ha tre figli:
Christian, nato il 15 gennaio 2010
Lucas nato il 5 gennaio 2012
Melissa nata il 20 dicembre 2016
Sposato con Martina Franovà.
Questo post in breve
Con il Napoli, Hamšík ha scritto pagine indelebili della storia del club. Diventato il capitano della squadra, ha contribuito a vincere due Coppa Italia (2011-2012 e 2013-2014) e una Supercoppa italiana (2014). Con 121 gol in dodici stagioni, è il miglior marcatore di tutti i tempi del Napoli, superando il precedente record detenuto da Diego Armando Maradona.
Oltre al club, Hamšík ha avuto un ruolo fondamentale anche nella nazionale slovacca, della quale è stato a lungo capitano e simbolo. Ha rappresentato il suo paese in numerosi tornei internazionali, tra cui il campionato mondiale del 2010 in Sudafrica, dove la Slovacchia ha raggiunto gli ottavi di finale, e l’Europeo del 2016 in Francia.
Dopo aver lasciato il Napoli nel 2019, Hamšík ha proseguito la sua carriera in Cina con il Dalian Professional, per poi trasferirsi al Göteborg in Svezia e successivamente al Trabzonspor in Turchia, dimostrando la sua capacità di adattarsi a differenti campionati e culture calcistiche.
Marek Hamšík si distingue per la sua visione di gioco, la capacità di leggere le partite, l’abilità nei passaggi e nei tiri da lontano. La sua dedizione e leadership in campo lo hanno reso un punto di riferimento per compagni di squadra e tifosi.
I tifosi del Napoli lo ricordano con affetto e ammirazione, non solo per i successi ottenuti ma anche per la sua lealtà e il legame profondo con la città e i suoi abitanti. Hamšík è considerato una leggenda vivente e un simbolo dell’identità napoletana. Anche la sua cresta resta un simbolo inequivocabile ed associabile all’ex numero 17.
In provincia di Napoli, precisamente a Boscotrecase, nel dicembre del 2015 all’anagrafe è stato registrato un bambino con il nome Marek, proprio in suo onore.
Allenatore in seconda della Nazionale Slovacca, vice di Calzona. Sempre in Slovacchia cura un’Academy per i bambini: un modo per dare futuro al calcio nel suo paese. Ha anche rifiutato il ruolo di allenatore in seconda al Napoli nel febbraio 2024.
Marek Hamšík rappresenta l’epitome del calciatore moderno: tecnico, versatile, e con una forte etica del lavoro. La sua carriera è stata costellata di successi e di momenti indimenticabili, che lo hanno reso uno dei centrocampisti più rispettati e ammirati nel panorama calcistico internazionale. La sua storia è un esempio di come talento, dedizione e umiltà possano condurre al successo sia in campo che fuori.
Articolo modificato 6 Mar 2024 - 20:05