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L’allenatore del Napoli, Francesco Calzona, ha dato una netta sterzata alla squadra sin dal suo arrivo. Intanto il tecnico azzurro si è raccontato nel corso di un’intervista, toccando varie tematiche sul Napoli e non solo.

Il Napoli è pronto per la gara che si disputerà questa sera contro il Torino, e che precederà la sfida di Champions League contro il Barcellona. Intanto nel corso di questi giorni, Calzona ha concesso un’intervista a Cronache di Spogliatoio.

L’allenatore del Napoli si è espresso su vari temi nel corso dell’intervista, tra cui ovviamente del suo approdo in azzurro. Calzona si è raccontato a tutto tondo, parlando del suo rapporto con Maurizio Sarri e del suo approccio iniziale con Khvicha Kvaratskhelia.

Calzona si racconta: l’idea di gioco e i rapporti con Sarri e Kvaratskhelia

Mister Francesco Calzona è approdato tre settimane fa sulla panchina del Napoli, proprio alla vigilia della sfida dell’andata degli ottavi di finale contro il Barcellona. Il tecnico italiano ha raccolto quattro presenze sulla panchina del Napoli, raccogliendo fin qui due pareggi e due vittorie. Dunque un avvio positivo per Calzona, che sta riuscendo a trovare la chiave di volta per rilanciare il Napoli in campionato e non solo.

Il tecnico azzurro ha concesso un’intervista a Cronache di Spogliatoio, dove ha toccato svariati temi. Tra i temi principali c’è il rapporto con Kvaratskhelia, iniziato con qualche incomprensione ma pienamente rientrato: “E’ cresciuto tantissimo sotto l’aspetto tattico. Le prime prestazioni nella mia gestione non sono state all’altezza, ma parte è colpa mia perché gli ho chiesto di fare cose nuove velocemente. Lui era abituato a fare una fase difensiva di rincorsa, io invece gli chiedo una fase difensiva preventiva, per fargli anche risparmiare energie. Lui si è talmente focalizzato sulle mie richieste che ha perso di vista le sue qualità principali”.

Calzona a tutto tondo: le parole sul rapporto con Kvaratskhelia e non solo – LAPRESSE -. Spazionapoli.it

Calzona ha poi spiegato la sua idea di calcio, che si rifà molto allo stile del suo amico di cui era vice, Maurizio Sarri: “Proviamo a giocare a due tocchi. Il possesso palla per questo Napoli è fondamentale. Ho detto ai giocatori di verticalizzare appena possibile, e di non preoccuparsi se sbagliano. In quel caso è colpa mia. Sarri l’ho conosciuto tramite un amico in comune. Lui faceva il promotore finanziario, ma finivamo a parlare sempre di calcio. Io ero al Tegoleto, avevano licenziato l’allenatore, e mi hanno chiesto di fare il player-manager. Io però volevo solo giocare e ho suggerito Sarri per la panchina. Abbiamo fatto un’ottima stagione e da lì è nato tutto”.

Calzona ha poi parlato della gara che vedrà impegnato il suo Napoli contro il Barcellona: “Andare avanti in Champions League è importante per mille motivi. Chi fa il mio mestiere sogna di esserci. Andremo lì a giocarcela a viso aperto perché è nella nostra e nella mia mentalità”. Infine chiusura dell’allenatore del Napoli sulla scelta di richiamare nello staff Francesco Sinatti: “Francesco Sinatti come preparatore atletico è uno dei migliori in circolazione. I giocatori lo amano e lo stimano”. Dichiarazioni interessanti del tecnico del Napoli, che si è “presentato” sotto ogni punto di vista a chi non lo conosce alla perfezione.

Articolo modificato 9 Mar 2024 - 00:43

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Scritto da
Dario Scarpa