Tutto quello che c’è da sapere su D’Amico, direttore sportivo dell’Atalanta che può diventare il prossimo direttore sportivo della SSC Napoli.
Quella in divenire si preannuncia un’annata decisamente importante per il Napoli, che sicuramente non ha vissuto la sua stagione migliore in seguito alla vittoria del terzo Scudetto della propria storia. Il tutto, conseguenza di una serie di scelte errate che, dalla stragrande maggioranza, vengono attribuite al presidente Aurelio De Laurentiis, chiamato a mosse importanti in vista dell’estate che anticipa la stagione 2024-25.
Una profonda riflessione è prevista sulla panchina partenopea e non solo: novità ci saranno, con ogni probabilità, all’interno dello stesso organico, oltre che sulla panchina del club azzurro. Considerato l’addio ufficioso di Piotr Zielinski (nuovo giocatore dell’Inter da luglio, ndr) e le sirene più che insistenti sul conto di Victor Osimhen, il numero uno degli azzurri dovrà individuare le persone giuste a cui affidare il nuovo corso della sua squadra. Dall’allenatore – in attesa di capire se Francesco Calzona sarà o meno confermato – ai giocatori, passando per la figura del direttore sportivo, tanto discussa dopo l’addio di Cristiano Giuntoli (ora alla Juventus, ndr).
Questo post in breve
Direttore sportivo Napoli, la posizione di Mauro Meluso
Mauro Meluso resterà alla guida della direzione sportiva della SSC Napoli? A chiederselo sono da tempo i tifosi, considerati i rumors che ormai da settimane si fanno sempre più incontrollabili.
C’è, però, un dato di fatto: l’ex Spezia e Lecce è legato al club partenopeo con un contratto di due anni (valido, dunque, fino al 2025, ndr), con opzione di un’ulteriore annualità in favore del club di Aurelio De Laurentiis. Ciononostante, ci sono alcuni dubbi circa il destino di Meluso all’ombra del Vesuvio. Non è affatto da escludersi che le parti in causa possano optare per l’addio, visto qualche sussurrato malumore nell’ambiente circa l’operato del dirigente calabrese.
Da qui, nasce la necessità da parte di De Laurentiis di far partire il casting per individuare chi eventualmente prenderà il posto di Mauro Meluso. Tanti i nomi circolati: da Ricky Massara (fermo dalla scorsa estate dopo l’addio al Milan) a Tiago Pinto (fresco di separazione dalla Roma), passando per Sean Sogliano e Pietro Accardi. Tra tutti, però, c’è un nome che è chiacchierato in maniera insistente ormai da settimane ed è quello di Tony D’Amico, dirigente dell’Atalanta.
D’Amico al posto di Meluso? L’identikit del dirigente dell’Atalanta
Tony D’Amico è il nome più chiacchierato nella corsa alla poltrona da direttore sportivo della SSC Napoli, nel caso in cui gli azzurri dovessero dire addio a Mauro Meluso, il cui destino non è certamente blindato a priori.
Classe 1980, originario di Popoli (nel pescarese, ndr) il dirigente è in forza all’Atalanta dal 1° luglio 2022 ed è uno dei punti di riferimento di una Dea che dopo anni è tornata a sognare il piazzamento in Champions League. Proprio il suo operato è finito nel mirino del presidente Aurelio De Laurentiis, che potrebbe seriamente puntare su D’Amico per il futuro del Napoli.
Carriera e colpi più importanti: l’exploit di Tony D’Amico all’Hellas Verona
Con un passato da calciatore in piazze anche importanti come Foggia ed Empoli, Tony D’Amico apre il suo post carriera da giocatore con una breve parentesi da vice allenatore al Vigor Lamezia. In seguito, la chiamata che gli ha cambiato sostanzialmente la sua carriera, ossia quella dall’Hellas Verona, dove si occuperà prima dell’area scouting e poi diverrà il direttore sportivo.
Tanti i suoi colpi che portano il suo nome e che hanno contribuito la società scaligera a mantenere per diverse stagione la categoria, oltre che a garantirsi plusvalenze importanti. Ecco alcuni dei colpi più importanti messi a segno, che hanno generato entrate importanti alla società veneta:
- Amir Rrahmani
- Sofyan Amrabat
- Marash Kumbulla
Coraggiosa, ma ampiamente premiata dai risultati, la scelta di puntare su Ivan Juric (oggi al Torino, ndr) per un progetto che ha portato non poche soddisfazioni all’Hellas Verona.
D’Amico-Atalanta: l’avvento nel 2022 e la ‘rinascita’ della Dea
In seguito all’addio di un dirigente stimato come Giovanni Sartori, l’Atalanta nell’estate del 2o22 si è affidata a Tony D’Amico. I risultati conseguiti in queste ultime due stagioni, con particolare menzione dell’annata 2023-24, confermano come l’ex Hellas Verona sia un profilo di livello, su cui si sono poggiati gli occhi di un Aurelio De Laurentiis, pronto a una vera e propria rivoluzione per l’estate 2024.
L’identikit del dirigente abruzzese (capace di portare a casa veri e propri affari anche a costi contenuti) sembra essere l’ideale per una società come quella partenopea, che ha fatto del player trading uno degli inconfutabili marchi di fabbrica della storia recente.