Aurelio De Laurentiis è stato chiaro: sogna il nuovo stadio del Napoli ed annesso centro sportivo in quel di Bagnoli.
Non più il Diego Armando Maradona, ma un nuovo impianto, ultramoderno e di proprietà assoluta di Aurelio De Laurentiis, come consuetudine all’estero, nello specifico in Premier League, dove gli stadi delle varie società fanno invidia a tutto il mondo.
Sono state varie le opzioni al vaglio del numero 1 del club campione d’Italia, in passato in visita anche in quel di Castellammare di Stabia, ma anche ad Afragola, dove a sua detta ci sarebbe stata massima disponibilità di collaborazione da parte delle istituzioni.
Nello specifico, l’obiettivo principale di ADL è uno: “immobiliarizzare” il club. Un’idea che non si sposa a pieno con quella del presidente della regione Campania, Gaetano Manfredi, che per ragioni politiche e soprattutto economiche vorrebbe mantenere il Diego Armando Maradona come casa della SSC Napoli.
De Laurentiis dovrà essere rapido, presentare un piano di fattibilità tecnico – economica (PFTE), in modo che Manfredi possa deregolarizzare quest’area, rendendo idonei i 15 ettari da 150 milioni ad ospitare il nuovo moderno stadio della SSC Napoli e il suo annesso centro sportivo.
Ma cosa è il PFTE? Si tratta di un piano economico, che il soggetto protagonista, in questo caso De Laurentiis, deve presentare alle istituzioni, in modo da dimostrare che un’area inizialmente adibita ad altre funzionalità, possa esser ritenuta giusta per lo sviluppo del proprio progetto, in questo caso la costruzione di un impianto sportivo. Saranno necessarie le dovute coperture economico – finanziarie.
Se l’obiettivo è quello di presentare il nuovo stadio entro il 2032 (data degli europei), il numero 1 del club partenopeo dovrebbe anche essere abbastanza rapido tra l’altro. A quel punto, la palla passerebbe a Manfredi che con un atto, potrebbe quindi modificare la destinazione d’uso dei 15 ettari sopracitati. Nelle prossime settimane – mesi, si saprà qualcosa in più in merito, quando si porrà la parola fine su quella che ad oggi rappresenta a tutti gli effetti una battaglia politica ed economica.
De Laurentiis con ogni probabilità resterà fermo sulle proprie posizioni: il patron è conscio dell’accrescimento di valore della propria società con uno stadio di proprietà, inoltre, rinunciare per 3 anni al Maradona ammodernandolo come vorrebbe il Comune, oppure giocarci con una capienza ridotta di dieci – quindicimila posti, equivarrebbe a perdite troppo ingenti per il Napoli. Di seguito, il video di TV Play:
Articolo modificato 11 Mar 2024 - 08:56