Caos in corso in casa Milan: gli agenti della Guardia di Finanza hanno fatto irruzione nella sede del club per una perquisizione. Tra gli indagati ci sono Furlani e Gazidis.
Un nuovo scandalo potrebbe investire a breve il calcio italiano. In questi minuti, infatti, è in corso una perquisizione da parte degli uomini della Guardia di Finanza nella sede del Milan.
Secondo quanto si evince tra le pagine online del Corriere della Sera, sarebbero stati iscritti al registro degli indagati l’attuale amministratore delegato Giorgio Furlani e il suo predecessore Ivan Gazidis. L’ipotesi della Procura che sta portando avanti le indagini è che la società rossonera sia ancora di proprietà del gruppo Elliot e non sia effettivamente stata venduta a RedBird. In questo caso l’ipotesi di reato per cui la Procura di Milano sta procedendo con le indagini sarebbe quella di “ostacolo all’autorità di vigilanza“.
Questa ipotesi emerge dopo che le autorità sono venute a conoscenza di alcuni documenti inediti registrati da tre fonti diverse. Alcuni documenti sono stati depositati alla Sec negli Stati Uniti, altre da documenti trovati in Lussemburgo nelle perquisizioni di un anno fa, ma altre ancora pescate in un recentissimo documento interno al Milan.
Qualora le ipotesi della procura dovessero essere rafforzate dagli esiti della perquisizione odierna e dal materiale sequestrato agli indagati facenti parte dell’organigramma rossonero, il club potrebbe subire pene molto gravi.
Il Milan, infatti, non solo avrebbe aggirato le norme sulle comunicazioni obbligatorie alla Figc, ma avrebbe anche violato l’articolo 5 della UEFA. L’articolo, infatti, vieta a chiunque abbia il controllo su un club di poter avere influenza anche su un’altra squadra. Elliot, qualora venissero confermate le accuse, sarebbe colpevole perchè esercita la sua influenza sul Lille grazie ad un credito di 200 milioni di euro.
Da non dimenticare, inoltre, che il Lille è il club da dove sono arrivati prima Rafa Leao e poi Mike Maignan.
Al momento sono indagati gli ultimi due ad del club rossonero, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis. Non sarebbe indagato, invece, Paolo Scaroni, presidente del Milan. Sempre il Corriere della Sera fa sapere che il reato di “ostacolo all’autorità di vigilanza” è un reato proprio. Per questo motivo, sebbene informato dei fatti, Scaroni non potrebbe essere indagato in quanto queste determinate mansioni spettano all’amministratore delegato.
Ora non resta che attendere l’esito della perquisizione e delle indagini delle autorità, ma il Milan e il calcio italiano rischiano di essere travolti da un nuovo terremoto.
Articolo modificato 12 Mar 2024 - 17:17