Insigne, ex capitano del Napoli ora in forza al Toronto, ha rilasciato un’intervista a Cronache di Spogliatoio, parlando anche del suo passato in azzurro.
In queste settimane è apparso in grande spolvero Lorenzo Insigne, ex capitano del Napoli che oggi è uno dei punti cardine del Toronto. In Major League Soccer, il talento di Frattamaggiore è uscito dal radar della Nazionale e, al momento, non è bastato nemmeno l’avvento a Coverciano di Luciano Spalletti (suo ex allenatore al Napoli, ndr) per rientrare nelle rotazioni in vista dell’attesissimo Campionato Europeo, che si giocherà nella prossima estate.
Proprio su questo, si è concentrata l’intervista rilasciata dal numero 24 ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, a cui ha rivelato anche un retroscena legato agli inizi della sua carriera, quando il club azzurro fu l’unico a credere nelle sue qualità, nonostante le sue doti fisiche certamente non straripanti. In particolare, Lorenzo Insigne ha svelato il no arrivato da altre due squadre di Serie A: assist perfetto per il Napoli, che ha preferito invece puntare sul suo estro. Scelta che, col senno di poi, si è rivelata più che azzeccata da parte del club capitanato dal presidente Aurelio De Laurentiis.
Questo post in breve
“Sono sempre pronto per l’Italia”: Insigne allo scoperto sul ritorno in Nazionale
Lorenzo Insigne, nel corso del suo intervento riportato in mattinata sul sito di Cronache di Spogliatoio, ha parlato anche di Nazionale, lanciando un messaggio chiarissimo al suo ex tecnico al Napoli (l’ultimo prima del suo addio al club azzurro, ndr), Luciano Spalletti.
“Io sarò sempre a disposizione della Nazionale, accettando qualunque scelta verrà fatta. Ricevere una chiamata è sempre motivo d’orgoglio”, ha dichiarato Insigne, soffermandosi anche sul come tanti calciatori, seppur militanti della Major League Soccer, siano tenuti comunque in considerazione dalle proprie Nazionali. “In cuor mio spero di essere con loro”.
Insigne ricorda il passato: il retroscena sul Napoli
Come detto in precedenza, Lorenzo Insigne ha ricordato anche quelli che sono gli inizi della sua carriera, certamente non caratterizzati da momenti facili.
“Mi dicevano sempre che ero ‘bassino’. (…) Ero davvero un ragazzino e il presidente dell’Olympia (club in cui militava da giovane, ndr) aveva trovato un accordo con il Torino: a 16 anni sarei andato lì. Ma dopo tre giorni di allenamenti, gli dissero che ero troppo basso e che non mi avrebbero più preso. Lo stesso con l’Inter: provino e bocciatura”.
Poi, arriva la chiamata da parte del Napoli e l’investitura da parte di Beppe Santoro (tuttora dirigente del club partenopeo, ndr), che gli ha dato “l’opportunità che ha cambiato la vita” all’ex capitano degli azzurri.
Da Napoli a Toronto: il commento sulla nuova scelta di vita
Tra i vari temi trattati, c’è anche quello relativo al passaggio dal Napoli al Toronto, che ha segnato una svolta nella storia recente della sua carriera e che, comunque, ha scatenato molte polemiche.
“La scelta che ho fatto mi ha cambiato la vita”, rivendica Insigne ai microfoni di Cronache di Spogliatoio. “In Canada è tutto completamente diverso, e con la mia famiglia ci siamo abituati. Stiamo vivendo questa esperienza a 360°”. Secondo quanto raccontato da Insigne, i tanti italiani presenti in terra canadese hanno aiutato a integrarsi con la nuova cultura, anche se il principale ostacolo è rappresentato dalle abitudini culinarie locali, certamente lontane da quelle consuete in terra campana.