Si continua a cercare il punto della situazione Calzona in casa Napoli. Il tecnico fa ancora parlare di sé, così come le novità inerenti al suo futuro.
Accantonare la Champions League persa per intraprendere al meglio delle proprie possibilità quest’ultimo rush finale targato Serie A. Questo l’obiettivo dell’Inter ma soprattutto del Napoli, con le due compagini giunte alla vigilia della propria sfida. Un compito comune, che sponda nerazzurra presenta però la certezza di uno Scudetto vinto in grado di salvare e di portare in auge la stagione. Gli azzurri, invece, rappresentano proprio coloro che quella coccarda l’hanno persa senza insidiarsi mai nella lotta al titolo, inseguendo ad oggi un posto Champions che appare solo un lontano e sbiadito miraggio. In una situazione simile, a “farne le spese” è quindi mister Calzona, cui futuro in azzurro è nuovamente tornato in bilico.
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Calzona-Napoli, fra futuro e tre nomi sondati
Avrebbe certamente portato la conferma del contratto in casa Calzona il passaggio del turno ai quarti di Champions League, con annesso passo in avanti in direzione Mondiale per Club. Salvo impensabili cataclismi delle ultime giornate infatti, il mister sarebbe stato confermato in caso di vittoria sul Barcellona in Champions League, cui mancanza ha rispedito nel vortice del dubbio il tecnico. Secondo la Gazzetta dello Sport, Calzona al Napoli piace, ma gli azzurri vorrebbero qualche certezza in più per affondare sul mister anche per il futuro, scacciando così via l’agguerrita concorrenza dei tanti nomi presenti in lista.
Qui, secondo il quotidiano rosa, abbiamo infatti i vari Italiano, Palladino e Farioli, sondati dai partenopei ormai da qualche mese. Il blasone di questi nomi lasciano però intendere di come il Napoli sarebbe disposto a puntarvici solo in caso di mancato accesso alla Champions League, concedendo come rampa di lancio a tre tecnici giovani la panchina azzurra con annessa partecipazione all’Europa League. A tenere lontano tale scenario delle pendici del Vesuvio, quindi, il solo Calzona, cui conferma arriverebbe puramente in caso di qualificazione alla UCL o vicinanza ad essa tramite prestazioni convincenti.
Calzona o rivoluzione totale? Scelta da fare con cautela a Napoli
Un finale di stagione, dunque, fondamentale per capire quale sarà la direzione che prenderà il progetto del Napoli nel prossimo futuro, con la consapevolezza che il quinto posto (che, con ogni probabilità, varrà il posto aggiuntivo per la prossima Champions League, in attesa di ufficialità del traguardo raggiunto) non è poi così impossibile. Servirà, però, la versione migliore del Napoli che, per questa stagione, si è vista davvero poche volte. In caso di mancato approdo fra le stelle d’Europa, le valutazioni andranno però fatte con calma, senza passare all’immediato allontanamento di Calzona riproponendo l’asfissiante giochino del toto-allenatori vissuto la scorsa estate. Rivoluzione si o rivoluzione no? Questo il dilemma principale che il Napoli sarà chiamato a sciogliere, consapevole del fatto che molti saranno i profili a salutare in mancanza della Champions.
Qualora questi ultimi dovessero però essere solo una minima parte della rosa, con l’ossatura centrale formata dai vari Rrahmani, Lobotka, Di Lorenzo e Kvaratskhelia pronta invece a rimanere, si potrebbe pensare di dare ulteriore modo a Calzona di esprimere le proprie idee all’ombra del Vesuvio. Una mini-rivoluzione con basi ben presenti nel terreno senza l’estremo bisogno di stravolgere nuovamente le carte in tavole, necessario invece in caso di addio anche dei senatori.
In tal caso si che si potrebbe azzardare una mossa alla Italiano, Palladino o Farioli, che porterebbe ulteriore aria fresca fra i vicoli partenopei. In caso di scenario simile, il Napoli potrebbe inoltre pensare di sostituire i partenti con pupilli vari del nuovo tecnico, strutturando a conti fatti la nuova rosa. Troppi dubbi affliggono però la società a 10 giornate dal termine del campionato, con le prossime sfide che fungeranno senz’altro da consigliere primario in termini di futuro.