Nuovo capitolo del caso Acerbi-Juan Jesus, ormai giunto alle porte del verdetto. Filtra però una certezza dopo quanto accaduto a San Siro.
Nonostante la pausa per le Nazionali abbia contribuito a staccare leggermente la spina in ottica Serie A, la vicenda Juan Jesus-Acerbi ha contribuito a mantenere i tifosi ancorati al campionato. Quanto accaduto sul prato di San Siro nel corso di Inter-Napoli ha infatti innalzato un vero e proprio polverone mediatico, finito addirittura fra le mani della Procura Federale per il decisivo verdetto. Verdetto, questo, che arriverà dopo un’attenta analisi da parte di Chinè e dei suoi procuratori, che hanno ascoltato prima Juan Jesus e poi Acerbi dopo aver anche analizzato i filmati da campo. Nel frattempo, tra le pagine della Gazzetta dello Sport spunta una certezza sulla vicenda.
Questo post in breve
Nonostante le intere giornate passate ad aggiornare sul caso mediatico della settimana, ancora nessun verdetto ufficiale è stato pronunciato dalla Procura Federale o dal Giudice Sportivo. Nonostante ciò, però, secondo l’odierna edizione della Gazzetta dello Sport la batosta per Acerbi potrebbe essere esemplare in entrambi i casi. All’ex Lazio fa infatti paura lo scenario di conferma in merito all’insulto di stampo razziale, che comporterebbe a una squalifica di 10 giornate e all’addio all’Inter in estate.
Al di là di qualsiasi multa e di qualsiasi sanzione però, per Acerbi la strada potrebbe rivelarsi in salita anche in caso di assoluzione. Uno scandalo mediatico così grande fa infatti tanto rumore, soprattutto all’estero, con i diffidenti pronti ad accusare di razzismo il difensore anche se venisse provata la sua innocenza. Per questo, la Gazzetta dello Sport ha espresso la propria opinione sul caso. Nulla sarà più come prima per Acerbi, che da titolare in Nazionale verso Euro2024 e da pilastro dell’Inter potrebbe trovarsi scaricato da entrambe le fazioni.
Come detto, ad oggi Acerbi rischia in entrambi i casi, con la provata innocenza che potrebbe non bastare ad assolvere l’ex Lazio. L’Inter e l’Italia posso infatti permettersi alla grande di dissociarsi dalla vicenda qualunque sia l’esito definitivo, possedendo anche uomini in grado di sostituire Acerbi. L’opinione generale sembrerebbe però spingere verso la colpevolezza del centrale italiano, anche a causa della convinta deposizione e posizione mostrata da Juan Jesus. Cresce quindi l’attesa in vista del verdetto, previsto la prossima settimana. Mancano ancora date ufficiali ma, con il ritorno della Serie A il 29 marzo, la Procura è chiamata a decidere entro tale data.
Articolo modificato 24 Mar 2024 - 10:39