Dopo la sentenza del Giudice Sportivo che ha assolto Acerbi per il presunto insulto razzista contro Juan Jesus arriva il comunicato della SSC Napoli.
C’era grande attesa per la conclusione del caso Acerbi-Juan Jesus. La vicenda ha monopolizzato l’attenzione mediatica nelle ultime settimane e in molti si sono espressi a favore di una o dell’altra tesi.
Nella giornata di oggi è arrivata la sentenza del Giudice Sportivo, Gerardo Mastrandrea. In seguito all’indagine svolta nelle ultime settimane, che non ha prodotto alcuna prova contro Acerbi, si è arrivati all’assoluzione per il difensore dell’Inter.
All’interno del comunicato, però, Mastrandrea afferma come ci siano degli elementi che spingano comunque a credere che il fatto sia accaduto. Nessuno di questi, però, rappresenta un elemento oggettivo che potrebbe portare alla certezza e quindi alla condanna.
Caso Acerbi-Juan Jesus, il comunicato del Napoli
Come detto, nelle scorse settimane in molti si sono espressi in merito al quanto potrebbe essere accaduto sul manto erboso di San Siro tra Acerbi e Juan Jesus.
In molti, però, hanno notato anche il silenzio da parte del Napoli. Il club, infatti, ha mostrato la sua vicinanza a Juan Jesus attraverso i propri profili social e con alcune splendide iniziative contro il razzismo.
Il silenzio del club partenopeo, però, si è interrotto nella giornata di oggi dopo la sentenza. La SSC Napoli, attraverso un duro comunicato sul proprio sito ufficiale, si è schiarata apertamente a favore del suo tesserato e si è detta basita per la decisione del Giudice Sportivo.
Di seguito il comunicato:
“Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la “giustizia” sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente. Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, “è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte…dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo”, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, “essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa”, nessuna decisione è stata assunta dalla “giustizia” sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione”.
Al termine del comunicato, poi, il Napoli ha lanciato anche l’hashtag #iostoconjj, per rafforza la vicinanza del club a Juan Jesus in un momento comunque difficile.
Juan Jesus, inoltre, in seguito all’assoluzione di Acerbi, ha cambiato la propria immagine profilo su Instagram, inserendo quella del pugno alzato, simbolo della lotta al razzismo.