La Società Sportiva Calcio Napoli è ferma sulla propria decisione: ecco cosa rischierebbe il club azzurro.
Alla luce della sentenza emanata dal Giudice Sportivo, la Società Sportiva Calcio Napoli ha preso la decisione di astenersi nel prendere parte a qualsiasi iniziativa contro ogni forma di razzismo e discriminazione indette dalle istituzioni calcistiche. La volontà del patròn azzurro sarebbe quella di proseguire questa campagna in maniera autonoma e differenziata.
Anche Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer del SSC Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito in occasione della presentazione della quinta ed ultima maglia della stagione: “Patch della Lega calcio sulla lotta antirazzismo? Il Napoli ha comunicato già che qualsiasi iniziativa contro il razzismo verrà fatta non per interposte società, andremo avanti da soli”.
Una presa di posizione che De Laurentiis insieme ai vertici della società ha deciso di assumere in segno di protesta nei confronti delle istituzioni calcistiche che, secondo il parere del club partenopeo, si battono sul tema più a parole che a fatti. Con un post condiviso insieme a Juan Jesus, su Instagram, la Società Sportiva Calcio Napoli ha affermato di rispettare la sentenza ma di non condividerla affatto.
Il Napoli prende posizione, ecco cosa rischia
La Patch della Lega calcio sulla lotta antirazzismo è un’iniziativa firmata dall’UNAR e dalla presidenza del Consiglio dei Ministri che ritengono l’inclusione e il rispetto come canoni cardini del proprio servizio. Nonostante ciò, fa sapere “Il Mattino”, il Napoli non rischierebbe alcuna multa, dalla Lega Serie A, nel caso in cui i calciatori non dovessero scendere in campo, astenendosi dal “Keep racism out”.
Sul sito ufficiale della Lega Serie A, in merito all’iniziativa si legge: “Keep Racism Out” è la campagna antidiscriminazioni promossa da Lega Serie A, in collaborazione con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri), per garantire la parità di trattamento, la tutela dei diritti umani nel calcio e per tenere il razzismo lontano dai nostri stadi. Una presa di posizione forte e decisa, sancita dall’adesione di Lega Serie A all’Osservatorio Nazionale contro le discriminazioni nello sport, il primo in Europa, al fine di monitorare gli episodi di razzismo in ambito sportivo, fornendo report periodici e precise analisi di questo drammatico fenomeno da estirpare“.
Un progetto che il club partenopeo vuole perseguire da solo, nonostante l’abbia portato avanti insieme ai vertici del calcio italiano per molto tempo ma che a causa del caso Acerbi-Juan Jesus, non continuerà più a condividere con essi.