Particolare episodio durante la gara tra PSG e Barcellona, chiamato a sorpresa in causa anche Kvaratskhelia.
La stagione del Napoli si avvia verso la conclusione, agli azzurri restano solo sette gare di campionato per provare a raggiungere l’obiettivo di una qualificazione europea, anche se la Champions League sarà piuttosto complicata da raggiungere. Se così dovesse essere, quella con il Barcellona potrebbe essere stata l’ultima gara dei partenopei nella massima competizione europea per almeno i prossimi due anni. Una doppia sfida, quella con i catalani, che ha mostrato tutte le debolezze del Napoli di questa stagione, con Calzona arrivato da troppo poco tempo per dare una vera impronta alla squadra.
A giocare i quarti di finale, proprio questa sera, è la formazione blaugrana allenata da Xavi Hernandez, che sta sfidando il PSG. Una gara tutt’altro che semplice per il Barcellona sulla strada che porta alla finale di Wembley, con un avversario in particolare da tenere d’occhio: Kylian Mbappé. L’asso francese è sicuramente il calciatore più temuto dell’intera competizione, eppure c’è chi non ha paura a sfidarlo e a marcarlo. Si tratta di Lamine Yamal, baby prodigio proprio del Barça.
Già, perché in questi minuti c’è stato un curioso siparietto che ha visto come protagonista proprio Lamine Yamal. Stando a quanto riferito dalla bordocampista di Prime Video, Alessia Tarquinio, Xavi avrebbe richiamato Yamal per chiedergli di ripiegare in difesa e raddoppiare la marcatura su Mbappé. La risposta del fenomeno catalano classe 2007 è stata quella di un autentico peperino: “Non ho paura, l’ho già fatto su Kvaratskhelia“.
Una risposta che fa capire chiaramente come Lamine Yamal sia un giovanissimo talento che sta crescendo in maniera esponenziale non solo tecnicamente, ma anche sul piano della personalità. Marcare Mbappé e non temerlo non è di certo da tutti, ma delle sue doti ne aveva avuto un assaggio lo stesso Kvaratskhelia, oltre che al Napoli. Yamal è stata la spina nel fianco che più ha dato fastidio agli azzurri in entrambe le sfide di Champions League. Non solo ripiegamenti difensivi, ma anche e soprattutto spunti e dribbling in attacco che hanno costantemente messo in apprensione la retroguardia partenopea.
Giocare con continuità a certi livelli innalza esponenzialmente la qualità dei giovani calciatori. Lo sa bene il Barcellona, che da sempre punta tantissimo sul settore giovanile. Un esempio che andrebbe seguito sia dal Napoli, ma più in generale dal calcio italiano.
Articolo modificato 10 Apr 2024 - 21:44