La contestazione silenziosa delle curve di Napoli prosegue: duro attacco a De Laurentiis e squadra questa notte in città.
Le curve si erano già espresse nei giorni antecedenti alla partita poi vinta a Monza. Il settore ospiti dell’U – Power Stadium è stato infatti come di consuetudine gremito da una miriade di supporters partenopei, tifosi incondizionatamente innamorati della propria maglia.
Una presenza che però era stata affiancata da un comunicato duro ed annessa contestazione, in cui ribadendo il rispetto per l’impresa scudetto avvenuta solamente un anno fa, quest’ultimi prendevano in maniera netta posizione in merito ai risultati della attuale annata, chiaramente al di sotto di ogni aspettativa.
Nonostante la roboante vittoria lombarda, ottenuta in rimonta con un netto 2 a 4, l’insoddisfazione in casa napoletana non è stata cancellata, anzi. Questa notte, sono apparsi striscioni chiari ed evidenti all’indirizzo di Aurelio De Laurentiis e della stessa squadra.
Un attacco chiaro e diretto, in cui viene criticata la gestione oggettivamente sconcertante del patron napoletano nel post scudetto, oltre che l’atteggiamento indolente di un gruppo di calciatori che solamente dodici mesi prima alzava il tricolore al cielo:
“Eri simpatico quando scappavi in motorino, ma adesso ti è caduto di mano il tuo filmino.
Dopo un anno, sì, da incorniciare e dal quale ripartire, il tuo “ego smisurato” ha portato a smuinire un ambiente intero, un popolo che dalla fine dell’estate osserva e ascolta solamente pagliacciate, nessuna programmazione, solo buffonate!
Il Napoli è tuo, si sa, ma non dimenticare che rappresenta una città che, con tutti i suoi problemi, ha sempre avuto dignità e non sarà certo uno scudetto che ci hai strappato tu dal petto a renderci silenti se poi manchi di rispetto!
Alla squadra, cosa dire? Ci è bastato già capire che voi in questo campionato non ci avete mai onorato…
In città siete arrivati da perfetti sconosciuti e non siete stati grati a chi vi ha reso fortunati quando già trascorso maggio siete andati all’arrembaggio di un colore a voi assai caro, il verde scuro del denaro, tradendo un popolo che vi ha osannato, abbandonando già la nave con in corso il campionato.E non ultima, alla stampa, qualche riga non ci manca, troppe “penne” prezzolate, in tribuna accomodate, asservendo fedelmente come piace al presidente, senza nulla proferire sul problema ormai latente”.
Di seguito, la foto pubblicata da Luca Cerchione, giornalista napoletano, attraverso il suo profilo social:
Insomma, non un bel momento per società e squadra, una situazione così paradossale con quel tricolore cucito in petto che ancora fa male.