Calzona: “C’è una cosa che mi preoccupa molto”, poi lancia l’appello alla squadra

Il tecnico del Napoli, Francesco Calzona, torna a parlare dopo settimane nella conferenza stampa di avvicinamento al match di domenica sera contro la Roma.

Dopo circa due mesi, ritorna la conferenza stampa di vigilia di campionato in casa Napoli. Dopo diverso tempo, si ha modo di tastare la situazione nell’immediata vigilia di un match di Serie A. Il prossimo non è affatto banale, visto che sarà la Roma a essere ospite al Diego Armando Maradona nella sfida valida per la trentaquattresima giornata di Serie A.

C’è curiosità per capire di più sulle probabili scelte di formazione, oltre che ad avere un quadro della situazione più chiaro in merito al ritiro. Da questa sera, infatti, la squadra si ritroverà a Caserta e resterà isolata fino a domenica. Ma non è finita qui: infatti, da giorni si parla di un possibile ritiro prolungato nel caso in cui non dovessero esserci risposte confortanti nella partita contro la squadra di Daniele De Rossi.

L’obiettivo, insomma, è chiudere la stagione nel migliore dei modi ed è anche lo stesso tecnico Calzona a parlarne nella conferenza stampa, che già nel post di Empoli-Napoli ha palesato il suo malcontento in merito alla prestazione dei suoi uomini.

Le dichiarazioni di Calzona in conferenza stampa

IL CLIMA DELLO SPOGLIATOIO: “Finora abbiamo difeso male ma abbiamo creato tantissimo. Questo mi ha preoccupato. Lo ho fatto presente ai ragazzi. Abbiamo il dovere di lavorare sul campo e finire il campionato nel modo migliore possibile. Lo dobbiamo a una città. Stiamo crescendo durante gli allenamenti. Oggi ho visto che è tornato l’entusiasmo giusto. Giusto che mi prenda io le responsabilità, sono io a guidarli. Spero che venga fuori l’orgoglio. Mi aspetto una grande partita sotto l’aspetto delle motivazioni”

Conferenza stampa Calzona Napoli-Roma
Conferenza stampa Calzona Napoli-Roma – spazionapoli.it

CHAMPIONS: “Abbiamo buttato via occasioni importanti. In questo momento dobbiamo pensare partita per partita e il nostro futuro non dipende solo da noi. Ho chiesto si ragazzi di pensare solo alla Roma”.

VERSO NAPOLI-ROMA: “Mi sentirei soddisfatto con una buona prestazione sotto l’aspetto del carattere”.

SUL RITIRO: “Due giorni di ritiro sono dovuti perché abbiamo bisogno di stare insieme più tempo possibile. Sono d’accordo con la società perché a volte può servire. Non è un ritiro punitivo, ma produttivo”.

UN PROBLEMA SULLE PALLE ALTE: “C’è un problema di difesa della porta. Abbiamo preso gol in più modi. Ci manca la voglia di non prender gol. Non dipende solo dai difensori, ma dalla squadra”.

CONFRONTO CON LA SCORSA STAGIONE: ““Chiaramente abbiamo dei numeri negativi: abbiamo preso una marea di gol però è chiaro che io a fine anno giudico il mio lavoro da quando sono arrivato fino ad ora. Non posso confrontare questa stagione con quella dello scorso anno, alla fine della mia gestione farò delle valutazione e non ho problemi a parlarne pubblicamente”.

LA DIAGNOSI: “C’è qualcosa anche in costruzione che non è andata per il verso giusto. Chi è arrivato per sostituire giocatori come Kim, Lozano o Elmas non ha inciso molto. Mi aspettavo meno problemi”.

ROTTURA NELLO SPOGLIATOIO? “I giocatori non si possono non sentire responsabili di questa situazione. Io le scelte le faccio in base a quello che vedo in settimana. A parte tre giocatori che sono Mazzocchi, Natan e Dendoncker il resto della rosa ha avuto spazio ed occasioni per mettersi in mostra. Io glielo dico tutti i giorni che io e loro siamo i primi responsabili. Il presidente mi è stato vicino finora e non ha mai inciso negativamente. Con me è carino, educato e rispettoso. Credo che sia la normalità per il capo di un’azienda sapere come vanno le cose. A Castel Volturno bisogna sentirsi responsabili tutti. Se no non si va da nessuna parte, anche chi non va in campo. Quando si vince siamo tutto insieme, ma anche quando si perde”.

VOCI SUL FUTURO COME MOTIVO DI DISTURBO: “No perché siamo professionisti, ci pagano anche bene per fare il mestiere che avremmo voluto fare da bambini. Ci sono anche lati negativi. Voi parlate di nuovi allenatori, giocatori, direttore e tutto il resto. In un momento dove le cose non vanno bene dobbiamo conviverci con queste cose, è normale che sia così. Stessa cosa per i calciatori. Bisogna accettare anche i momenti come questi dove si parla negativamente di tutti noi. A me queste notizie non disturbano”.

LE MOTIVAZIONI DELLA SQUADRA: “A Empoli era mancanza di voglia di vincere perché non abbiamo tirato in porta, è stata la prima volta. Nelle altre partita è mancata invece la voglia di non voler prendere gol. Ma non è una questione tattica. Non vedo quella rincorsa in più per rimediare all’errore di un compagno. É stata un’annata veramente travagliata però questo non vuol dire che dobbiamo finire il campionato con quest’andazzo. Dobbiamo reagire”.

DAL PUNTO DI VISTA TATTICO: “Facciamo fatica a tornare sotto palla. Ci sta sbagliare un passaggio, ma quello deve essere il primo pensiero. Per mentalità chiedo sempre di difendere in avanti, ma in alcuni momenti si deve fare densità. Ciò non avviene spesso, ma solo quando ad esempio Osimhen è stato fuori per qualche minuto. Perché non percepiamo il pericolo? Non ho una risposta a questo”.

SULLA ROMA: “De Rossi ha seminato tanto. Ci sono tante cose da cui preoccuparsi. Se noi facciamo una partita da Napoli anche noi abbiamo le nostre armi. Dobbiamo contrastare le loro verticalizzazioni. La Roma è una squadra in salute, con obiettivi importanti. Indipendentemente dall’avversario dobbiamo ritrovarci noi”.

 

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