Calzona non le manda a dire sulle responsabilità dei calciatori per i risultati scadenti del Napoli: lo ha detto in conferenza stampa
In queste settimane un ciclone di critiche si è abbattuto sulla squadra del Napoli. Al termine di Empoli-Napoli, ennesima gara deludente della stagione, Di Lorenzo e compagni hanno ascoltato le lamentele dei tifosi dinanzi al settore ospiti del Castellani. I supporters azzurri hanno imputato alla squadra la mancanza di attributi con cori e striscioni. Il legame tra squadra, tifo e società, quel filo conduttore che ha fatto la fortuna del Napoli lo scorso anno, sembra oramai essersi spezzato. L’unica strada percorribile per colmare questo vuoto è ripartire da capo a fine stagione.
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“Non possono non sentirsi responsabili”, Calzona in conferenza attacca la squadra
Durante la conferenza stampa di avvicinamento a Napoli-Roma, prossimo match casalingo degli azzurri, Calzona non ha risparmiato la squadra. Di seguito quanto dichiarato:
“I giocatori non si possono non sentire responsabili di questa situazione. Io le scelte le faccio in base a quello che vedo in settimana. A parte tre giocatori che sono Mazzocchi, Natan e Dendoncker il resto della rosa ha avuto spazio ed occasioni per mettersi in mostra. Io glielo dico tutti i giorni che io e loro siamo i primi responsabili. Il presidente mi è stato vicino finora e non ha mai inciso negativamente. Con me è carino, educato e rispettoso. Credo che sia la normalità per il capo di un’azienda sapere come vanno le cose. A Castel Volturno bisogna sentirsi responsabili tutti. Se no non si va da nessuna parte, anche chi non va in campo. Quando si vince siamo tutto insieme, ma anche quando si perde”.
Una pesante ramanzina. Calzona ha infatti sottolineato che, arrivati a questo punto, sì le responsabilità sono anche dell’allenatore, ma la squadra ha più di qualche colpa. Tutti – eccezion fatta per Mazzocchi, Natan e Dendoncker – durante la gestione Calzona hanno avuto spazio e tempo per mettersi in mostra, che sia in partita o in allenamento. Ora l’obiettivo del tecnico è terminare nel migliore dei modi una stagione che lui stesso ha definito “travagliata”. Da menzionare anche il messaggio di rispetto verso il presidente De Laurentiis.
Il punto della situazione: secondo Calzona mancano due aspetti
A prescindere dall’avversario, già di per sé complicato, Calzona si aspetta una prova di alto spessore dal punto di vista caratteriale da parte della squadra. Secondo lui sono principalmente due le cose che mancano: “La voglia di vincere”, mancata però – a detta dell’allenatore – solo contro l’Empoli, e “La voglia di non subire gol”, cosa che invece è mancata molto più spesso. Ed è chiaro che, in un gioco come il calcio, se la squadra manca di queste due cose è praticamente improbabile che abbia un buon andamento.