La tentazione di vedere partite di calcio gratis si può far sentire, soprattutto dopo la frammentazione del palinsesto che “obbliga” gli appassionati a iscriversi a diversi servizi e sobbarcarsi il costo di vari abbonamenti in contemporanea.
Da diversi anni, le principali competizioni calcistiche sono visibili a pagamento (in misura variabile a seconda dei casi specifici). Il tema dei “diritti TV” ha fatto molto discutere, ma è indubbio che la presenza di paywall, letteralmente “muri” scalabili solo a pagamento, ha contribuito ad aumentare i ricavi per le aziende di produzione televisiva e, a cascata, per i club calcistici.
E se il calcio diventa sempre più costoso, è per certi versi comprensibile che alcune persone immaginino modi alternativi per seguire la propria squadra del cuore. Lo streaming illegale di contenuti sportivi è in grande crescita, ma si tratta di una pratica che nasconde pericoli seri per la propria cybersecurity.
Questo post in breve
Rischi e minacce
I siti che trasmettono illegalmente partite di calcio in streaming non garantiscono alcuno standard di sicurezza. Al loro interno si annidano malware e virus di vario tipo. Secondo un recente studio, questi software sono stati sviluppati con lo specifico scopo di sottrarre informazioni personali e penetrare all’interno dei dispositivi degli utenti. Ad esempio, in alcuni casi basta cliccare su un link apparentemente innocuo o un tasto per attivare o disattivare l’audio, o anche per scaricare un trojan capace di accedere a informazioni personali come quelle dei profili di home banking.
Un altro rischio molto frequente è il malvertising, ovvero la presenza di pubblicità dannose che attivano download di file indesiderati o reindirizzano i visitatori verso siti fraudolenti. Questi annunci pubblicitari sfruttano spesso tecniche di ingegneria sociale, come finti pulsanti di chiusura, per ingannare i visitatori e convincerli a compiere una certa azione.
Lo streaming illegale è spesso collegato anche al browser hijacking, ovvero il “dirottamento” dei programmi di navigazione su Internet. Nella pratica, si tratta di sistemi che modificano le impostazioni dei browser senza alcuna autorizzazione da parte degli utenti. In questo modo vengono alterati i risultati di ricerca o si corre il rischio di essere portati su siti pericolosi, accrescendo la possibilità di cadere vittime di truffe o altri attacchi informatici.
Rischi legali per chi guarda partite in streaming in Italia
In Italia, la lotta contro lo streaming illegale di eventi sportivi, in particolare le partite di calcio, si è intensificata con l’introduzione di sanzioni sia per i distributori che per i consumatori di contenuti piratati. Al centro di questo nuovo scenario si pone il “Piracy Shield”, uno scudo sviluppato dall’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), allo scopo di identificare e colpire gli individui coinvolti in tali attività.
Chi venisse scoperto a fruire di contenuti piratati, verrebbe punito con sanzioni più dure che mai. Gli utenti che accedono a materiali illegali potrebbero ricevere multe che variano da 150 a 5.000 euro, in caso di recidiva.
La piattaforma Piracy Shield è capace di rilevare le attività di streaming illegale in tempo reale e può imporre il blocco dei contenuti entro trenta minuti dall’identificazione. Questa risposta rapida fa parte di un impegno più ampio, volto a frenare i danni economici attribuiti alla pirateria.
Oltre a quanto detto finora, le conseguenze per coloro che distribuiscono contenuti illegali sono ancora più severe. I distributori rischiano non solo sanzioni finanziarie, che possono raggiungere fino a 15.000 euro, ma anche penali, che potrebbero culminare in pene detentive da sei mesi a tre anni.
Come proteggersi da questi rischi
Per ridurre tutti questi rischi, si sconsiglia di cercare contenuti in streaming da piattaforme non autorizzate. Inoltre, l’utilizzo di strumenti di cybersecurity, come una VPN, potrebbero aiutare gli utenti a fronteggiare molte delle minacce digitali esaminate nei paragrafi precedenti.
Oltre ad aumentare lo standard di sicurezza, le reti private virtuali possono essere utilizzate per fruire legalmente di contenuti digitali da qualsiasi parte del mondo. Ad esempio, con una VPN svizzera è possibile collegarsi a un server all’interno dei confini elvetici e continuare a guardare le partite della propria squadra del cuore anche dall’estero.
Considerazioni finali
Per quanto la possibilità di accedere a contenuti sportivi in streaming in modo rapido e gratuito possa risultare allettante, ignorare i rischi collegati a questo tipo di pratica può costare molto più caro di un abbonamento. Per navigare in modo sicuro, si consiglia di affidarsi solo a servizi autorizzati e testare una rete privata virtuale, soprattutto quando si viaggia.