Giornata pesante per il Napoli, subissato di critiche nel post – Udinese, come facile attendersi dopo l’ennesimo pari.
Il pari con l’Udinese lascia scorie, come facilmente era prevedibile. L’ennesima figura pessima degli ex campioni d’Italia lascia oggettivamente esterrefatti per mancanza d’orgoglio e d’amor proprio, una costante in una annata pessima. Sembra ripetersi sempre di più il copione degli errori difensivi pronti a far gettare alle ortiche punti preziosissimi a pochi istanti dalla fine.
Tanti, troppi errori, in grado di concedere goal a chiunque. Questa volta è stato Success ad usufruire dei servigi della difesa partenopea, imbambolata nei minuti di recupero, come accaduto nel caso di Abraham contro la Roma solamente 8 giorni prima (anche lui senza gol da un anno).
Bruscolotti attacca: “Allenamenti insufficienti, ci vuole rispetto”
Giuseppe Bruscolotti, storica bandiera del Napoli, ha attaccato duramente la squadra nel corso di Marte Sport Live, in onda su Radio Marte. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
“L’errore di Ostigard non lo commento per una questione di rispetto ed educazione, perché dovrei usare parole pesanti. Con i punti persi nel recupero saremmo in lotta Chmpions, si persevera in questi errori per mancanza di concentrazione, non è possibile, dico da inizio anno che con questa difesa non c’era futuro”.
Poi, il passaggio sulle metodologie d’allenamento, a detta di Bruscolotti probabilmente insufficienti visto il ripetersi sempre degli stessi errori:
“Calzona? Noi queste cose le allenavamo, almeno una volta a settimana. La concentrazione, la nostra attenzione, tutto ciò derivava dal lavoro settimanale, gli allenamenti rappresentano una scuola, la scuola da le basi. Futuro? La società starà sicuramente già programmando, i tempi sono stretti. Nel mentre, i giocatori dovrebbero mostrare un pò di rispetto per i tifosi e per se stessi in queste ultime giornate, pare che non vogliano andarci neanche in Europa”.
Insomma, “Pal e’ fierr” è intervenuto a gamba tesa contro gli azzurri, Critiche dure dell’ex difensore del Napoli, uno che ha sputato sangue per una maglia considerata sacra e che certamente non avrebbe accettato atteggiamenti simili.