Ritrovato il Pallone d’Oro rubato a Diego Armando Maradona, la vicenda è però solo all’inizio e ora si rischia di finire in Tribunale.
Continua a far discutere Diego Armando Maradona. Il giocatore più forte della storia del calcio anche dopo la sua morte, avvenuta in quel triste 25 novembre 2020, continua a fare notizia. Ha fatto scalpore il ritrovamento del Pallone d’Oro che fu consegnato all’asso argentino come miglior giocatore del Mondiale a Messico 1986, torneo che vide proprio la vittoria dell’Albiceleste di Diego, che alzò la Coppa Fifa al cielo di Città del Messico in quanto capitano.
Il Pallone d’Oro fu rubato il 26 ottobre 1989 da otto membri del clan di Giuseppe Misso, durante una rapina nella banca che custodiva i beni di Diego Armando Maradona. L’argentino aveva cercato di recuperare il pallone ma poi si era arreso. Per anni circolarono voci relative al fatto che Maradona si fosse rivolto al clan Lo Russo per recuperare il Pallone, ma che la risposta ricevuta fosse stata quella che il prestigioso premio fosse già stato fuso e convertito in lingotti. Il Pallone d’Oro sembrava ormai perso, ma poi fu in realtà ritrovato. La questione, però, non è mai stata svelata a Maradona né alla sua famiglia e ciò potrebbe avere risvolti legali.
La famiglia di Maradona rivendica la proprietà del Pallone d’Oro, si va in tribunale
Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere della Sera, molto probabilmente ci sarà una battaglia legale in merito alla questione del Pallone d’Oro ritrovato. Infatti, secondo quanto rilasciato dal quotidiano, la famiglia di Maradona non sarebbe stata informata del ritrovamento e quindi, adesso rivendica la legittima proprietà. In merito a ciò, si è esposto il figlio Diego Junior come portavoce.
Di seguito, le sue parole:
“Papà chiedeva in continuazione di quel pallone. Se, è stato ritrovato è suo, quindi nostro che siamo gli eredi. Non sappiamo nulla ma i nostri avvocati sono allertati, abbiamo anche dubbi che sia quello vero, al momento aspettiamo l’esito delle nostre verifiche e poi eventualmente blocchiamo l’asta”.
Secondo quanto riferito dal figlio di Diego Armando Maradona però, emergono dei dubbi in merito all’originalità del pallone. Dunque, bisognerà attendere prima gli accertamenti necessari. Una volta fatte tutte le verifiche e, con certezza si saprà che il Pallone d’Oro è quello vero, la famiglia potrà bloccare l’asta. Quest’ultima è programmata per il 6 giugno presso la casa d’arte “Aguttes” di Parigi. Ma appunto, l’asta potrebbe rischiare di saltare nel caso in cui la famiglia decidesse di portare la vicenda in tribunale.