Napoli in caduta libera, altra sconfitta contro il Bologna: anche mister Calzona è finito nel mirino della critica, attacco molto duro
Contro il Bologna è maturata l’undicesima sconfitta stagionale del Napoli. Dato raccapricciante, che ha influito sull’incredibile record negativo della squadra partenopea, che è matematicamente la peggiore squadra campione d’Italia in carica nell’intera storia della Serie A. Una stagione caratterizzata dal triplo cambio in panchina. Garcia ha guidato la rosa durante i ritiri di Dimaro e Castel di Sangro, poi il ritorno di Mazzarri e infine la parentesi Calzona.
Con l’attuale allenatore finora la critica è stata piuttosto clemente, considerate le difficili condizioni nelle quali ha preso la squadra tra le mani. Tuttavia, dopo l’ultima sconfitta casalinga, anche lui è caduto nella morsa delle critiche.
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Tra le opinioni della stampa spicca quella di Salvatore Caiazza, giornalista de Il Roma, che nel suo editoriale non ha risparmiato il tecnico azzurro. Di seguito alcuni passaggi:
“È un susseguirsi di brutte figure in casa partenopea. E Ciccio Calzona, da quando è arrivato, ha contribuito a peggiorare le cose. Non me ne voglia il tecnico calabrese, ma la sua presenza sulla panchina è inutile. Meglio l’autogestione. Forse se i calciatori si ‘guidano’ da soli possono concludere il torneo in maniera diversa. È stata uno strazio la prestazione degli azzurri. E Calzona ci ha messo ancora una volta del suo. Nessuno lo segue dei calciatori. Prima della gara con i rossoblù ha detto che i suoi uomini si erano allenati bene per questa partita. E meno male. Figurarsi se avessero lavorato male che cosa sarebbe successo”.
Dopo tanti anni da vice Calzona ha accolto con piacere la proposta del presidente De Laurentiis. Tuttavia, dal punto di vista dei risultati, non si sono registrati progressi. Di seguito l’analisi di Caiazza, che fa un sommario dell’esperienza in azzurro del ct della Slovacchia:
“All’inizio non c’è riuscito perché secondo lui non c’era stato il tempo per allenarsi. Poi le sedute di lavoro sono state tante e il Napoli invece di migliorare ha peggiorato. Per provare a caricare i suoi li ha criticati duramente in ogni post partita. Pensava di dare uno scossone ed, invece, si è inimicato ancora di più tutti. Ci siamo illusi che essendo stato il secondo di Sarri e Spalletti potesse gestire il gruppo. Ma non ce l’ha fatta. Si è perso per strada“.
Un duro attacco, che fa rumore. Anche perché finora l’opinione pubblica si è scagliata principalmente su società, per le scelte sbagliate in estate, e squadra, per l’atteggiamento sbagliato e l’incapacità di onorare lo straordinario successo della scorsa stagione.
Articolo modificato 12 Mag 2024 - 23:29