Continuano a tenere banco le scosse della zona flegrea di Napoli, gli ultimi dati svelanti dall’INGV sono impressionanti..
Anche la scorsa notte non sono mancate le scosse in quel di Napoli. La zona flegrea della città è ormai vittima da mesi di continue scosse, movimenti sismici che hanno destato non poca preoccupazione tra i cittadini partenopei, che in più occasioni si sono riversati in strada. Una situazione che, ovviamente, preoccupa tutti i residenti.
Da terremoti di magnitudo più basse, sino a quelli in cui si sono raggiunti i picchi di 4.4, tutti questi avvenimenti sono ovviamente minuziosamente studiati ed analizzati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che ha costantemente aggiornato i propri cittadini.
Proprio in tal senso, quest’oggi è intervenuto Mauro Di Vito, direttore dell’INGV, che si è espresso così (nelle parole riportate da Rai News) sul resoconto mensile dei terremoti di maggio:
“Ci sono stati 1525 terremoti, un dato mai registrato prima. Questi sono eventi sismici che hanno sprigionato maggiore energia rispetto a quelli avvenuti in passato” – il direttore ha poi proseguito, chiarendo l’aspetto relativo all’innalzamento del suolo: “È di un metro e 27 centimetri dal 2005, ad esso si annette un incremento delle emissioni di anidride carbonica”.
1525 terremoti, un dato record in pratica. Un’altra sintesi perfetta della situazione che si sta vivendo nella zona flegrea e che forse anche psicologicamente sta logorando i cittadini, in attesa di aggiornamenti costanti in merito alla questione bradisismo.
Articolo modificato 8 Giu 2024 - 22:23