Ciccio Calzona si è reso protagonista di un grande esordio europeo con la sua Slovacchia, il c.t è tornato sull’esperienza al Napoli.
Francesco Calzona è rinato in questi Europei. Il commissario tecnico della Slovacchia, si è reso protagonista di uno storico esordio in cui la selezione di Lobotka è riuscita ad avere la meglio sui ben più quotati avversari belgi. Un uno a zero sorprendente, seguendo il credo dell’allenatore calabrese: possesso palla, pressione alta e reparti stretti.
Una sorta di rivincita per Calzona, reduce da una esperienza a dir poco infelice al Napoli, in cui per media punti si è rivelato il peggiore dei non indimenticabili 3 allenatori stagionali.
Una vittoria che ha permesso a Calzona di ricevere elogi importanti, d’alto livello, come quelli di Carlo Ancelotti e Rafael Benitez, ma in generale, da tutti gli addetti ai lavori. Il c.t della Slovacchia, intervistato da La Repubblica, è tornato sull’esperienza al Napoli.
Scontata infatti la domanda su una vittoria vista come possibile riscatto, ragionamento da cui si è discostato rapidamente lo stesso allenatore, che non ha voluto minimamente inasprire il rapporto con il suo ex club:
“Rimpianti? Mai nella vita! Avrò sempre l’orgoglio di aver allenato il Napoli, seppur per soli 3 mesi e non con i risultati che speravo. Ora non posso fare altro che augurare al Napoli di tornare al vertice“
Il tecnico ha poi proseguito, analizzando velocemente i mesi alla guida degli ex campioni d’Italia: “Ci sono stati dei miglioramenti netti stimabili attraverso i parametri, nonostante ciò, l’annata era storta e non siamo riusciti a raddrizzarla. Mi è dispiaciuto tanto, troppo, sono legatissimo al club ed alla città“.
Nessuna polemica quindi, solamente tanto dispiacere. Calzona ha più volte ribadito nel corso della gestione Napoli la sua gratitudine a De Laurentiis per l’opportunità concessagli, affermando inoltre di essere estremamente legato ad un club di cui era sempre stato tifoso. Una storia purtroppo nata male, in una annata nefasta che avrebbe risucchiato chiunque, come ammesso dallo stesso Lobotka poche settimane fa, quando il regista del Napoli affermò: “Quest’anno avremmo reso mediocre anche uno come Pep Guardiola”.
Insomma, Calzona avrà sicuramente sbagliato qualcosa, nessuno è perfetto, ma è fuori discussione che gli errori ed annessi strascichi derivanti da quest’ultimi, siano stati ben più profondi e non riconducibili unicamente all’area tecnica.
Articolo modificato 19 Giu 2024 - 18:18