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Conferenza stampa Conte: “Sarà un Napoli incazzato. A De Laurentiis ho detto che decido io chi resta e chi va. Kvaratskhelia? Resta!”

Tra pochi minuti, inizierà la conferenza stampa di presentazione di Antonio Conte. Il neo allenatore del Napoli parlerà con i giornalisti. 

Sono ore importanti in casa Napoli. Il neo allenatore azzurro si calerà in modo definitivo e concreto nel pianeta azzurro. Infatti, Antonio Conte verrà presentato al Palazzo Reale, dopo la firma posta sul contratto nelle scorse settimane. Il tecnico è molto carico in vista della nuova avventura e con ogni probabilità regalerà delle piccole “anticipazioni” ai giornalisti presenti in sala.

La presentazione inizierà tra pochi minuti, e sarà molto curioso notare l’emozione sul viso del nuovo tecnico azzurro. Infatti, Antonio Conte ha lavorato tanto assieme ad Aurelio De Laurentiis per essere qui oggi. Il patron ha sempre dato priorità all’ex Juventus, in modo tale da iniziare un progetto che partirà oggi pomeriggio e durerà per i prossimi anni.

La conferenza stampa integrale di Antonio Conte

In questi minuti, sta andando in scena la presentazione ufficiale di Antonio Conte. Direttamente dal Palazzo Reale di Napoli, il neo allenatore azzurro risponderà alle domande dei giornalisti e non solo. Di seguito le parole del nuovo condottiero partenopeo in vista della prossima stagione.

“Sono emozionato nonostante io abbia alle spalle una carriera molto lunga alle spalle. Si tratta della prima volta che ricevuto una presentazione del genere. Ringrazio Napoli perché ho già ricevuto tanto e non me l’aspettavo”.

I napoletani in giro per il mondo sono tanti, quindi volevo chiedere se lei avesse una promessa per tutti i sostenitori azzurri. Quali sarà l’identità del Napoli?

“Io posso promettere tanta serietà. Voglio trasmettere la mia cultura e la mia mentalità in ambiente lavorativo. L’obiettivo è rendere orgogliosi i propri calciatori e i propri tifosi. Quest’ultimo dev’essere orgoglioso dell’intera squadra e del calcio giocato. Bisogna dare sempre il massimo ed anche più”.

Napoli è una realtà molto difficile, lei ha un piano o una strategia per raggiungere subito grandi obiettivi? 

“Napoli è una piazza molto passionale, lo è sempre stata. Da parte nostra, dovremmo cercare di alimentare questa enorme passione. Si tratta di una responsabilità importante”.

La gente si sta facendo tante domande sul nuovo Napoli, quindi vorrei chiedere quale sarà la faccia della squadra e se lei segue il mercato sudamericano?

“Sarà un Napoli molto incazzato perchè veniamo da una stagione molto complessa. Per quel che riguarda il mercato, punteremo su calciatori preparati indipendentemente dal continente di provenienza”.

Vorrei chiedere in base a cosa ha scelto Napoli e se lei ha avuto altri contatti con i club italiani?

“Io ho scelto Napoli per il progetto ideato dal presidente De Laurentiis. Mi ha dato grande entusiasmo fin da subito perché ho sentito qualcosa. Siamo qui ed abbiamo molta voglia di iniziare a lavorare con il piede giusto. Ho avuto altre proposte dall’estero, anche molto interessanti ma c’era una promessa avviata con il presidente De Laurentiis. Abbiamo trovato la giusta quadra su tutti gli aspetti, motivo per il quale abbiamo tanta voglia di stabilire fondamenta solide che durino nel tempo”.

Come è riuscito a convincerla il presidente De Laurentiis e sopratutto lei che feeling si aspetta con la piazza?

“Io sono al Sud e quindi so cosa vuol dire la parola calcio per il meridione. Si tratta di una grandissima opportunità per me perchè sono nella squadra che rappresenta il Sud”.

Lei parla di una ricostruzione, ma a parer suo quanto tempo ci sarà bisogno per vedere dei buoni risultati? 

“Io vorrei partire già da domani per lottare subito. Adesso però bisogna focalizzarsi sul presente, ancor più perché l’anno scorso ci son stati distacchi abissali dalle prime della classe. Non possiamo competere con le solite nome per il monte ingaggi e non solo, però possiamo essere competitivi sotto altri aspetti come ad esempio l’impegno e la voglia che metteremo in campo. Su questo aspetto dovremmo essere imbattibili”.

Lei arriva a Napoli dopo una stagione difficile e ancor più in un momento che ha come protagonisti tanti calciatori con dei mal di pancia. Come sta gestendo questa situazione?

“La sto gestendo assieme alla società. Io fin dall’inizio ho chiesto al presidente De Laurentiis di poter decidere quali sarebbero stati quei calciatori “incedibili” nella mia squadra. Ho parlato con tutti i ragazzi perché avevo voglia di farmi conoscere. Se ci sono dei problemi vanno risolti, ancor più perché la scelta è mia. Chi fa parte del progetto lo sarà al 200%. Di Lorenzo oltre ad essere un calciatore top, io lo considero una persona molto importante nello spogliatoio. Credo che l’annata scorsa sia stata dettata dalla frustrazione, ancor più a causa della situazioni poco limpide”.

Osimhen è stato protagonista nell’annata dello Scudetto, lei ha parlato anche con l’attaccante nigeriano? 

“Sono a conoscenza della situazione legata ad Osimhen. Si tratta di una situazione totalmente diverse, in quanto ci sono degli accordi con il club. Non posso entrare, ad oggi, nei discorsi legati all’attaccante. Per quel che riguarda il valore è certamente molto alto”.

Vorrei chiedere quali saranno le sue scelte per la porta?

“Meret è il nostro portiere, gode della massima fiducia da parte mia e sa quali sono le mie richieste personali nei suoi confronti. Ha grandissime potenzialità, ma al tempo stesso sta arrivando anche Caprile che sta facendo un percorso molto importante. Abbiamo la fortuna di poter contare su due portieri che possono essere il futuro del club”.

Vorrei chiedere come ci si approccia ad una nuova realtà e quali sono le esperienze in comune con il Napoli? 

“Credo che l’esperienza al Chelsea sia stata molto simile. Vinsero lo scudetto, esonerarono l’allenatore e dopo poco arrivai io vincendo la Premier League. Io al momento, non posso promettere la vittoria ma assicuro la massima competitività per arrivare a livelli alti. Ad oggi, dobbiamo fare solo i fatti e nient’altro. Come dico sempre, testa bassa e pedalare sempre”.

La sua personalità è utile ad aumentare l’ottimismo della città, lei crede che possa trattarsi di un peso o di uno stimolo maggiore?

“Napoli in questi ultimi anni sta crescendo in modo davvero esponenziale. Il calcio è un veicolo trainante per la città, motivo per il quale la passione ci sarà sempre indipendentemente dall’allenatore o dalla squadra. Io penso che la città debba migliorare per proprio conto, ma noi proveremo a coinvolgere sempre di più attraverso il calcio”.

Le chiedo se proprio per la bellezza di Napoli, se questa sarà la sfida più intrigante della sua carriera?

“Si tratta di una sfida che arriva al momento giusto. Sono un allenatore che ha maturato esperienze importanti, motivo per il quale guardo con tanta ammirazione questo nuovo percorso. Nessuno mi ha mai regalato nessuno, ho sempre conquistato tutto col sudore e con la fatica”.

Ci sono state della dichiarazioni passate di Lukaku che l’ha definito il miglior tecnico in assoluto. Cosa pensa a riguardo?

“Uno dei miei più grandi obiettivi è quello di migliorare il calciatore. Fortunatamente, ci son quasi sempre riuscito nel corso della mia carriera perché parliamo di un aspetto che mi interessa. Proveremo a fare le giuste operazioni per diventare più forti. Romelu è un giocatore eccellente, non c’è assolutamente nessun commento da fare”.

Secondo lei, qual è il reparto che il Napoli dovrà rinforzare di più attraverso il mercato?

“L’anno scorso il Napoli ha preso 48 gol e si è trattato della decima peggior difesa del campionato. I gol subiti al Maradona sono stati 27, mentre fuori casa solo 21. Bisogna ritrovare un equilibrio fondamentale. Vogliamo sicuramente apportare dei correttivi al reparto, ma cercheremo di trovare il profilo migliore rispettando determinati parametri”.

Lei prima parlava di identità tattica, che tipo di cambiamenti si immagina in difesa? Si tratterà di una difesa a tre?

“Le caratteristiche dei calciatori sono molto importanti. A parer mio, l’allenatore bravo è colui che mette i calciatori nelle condizioni migliori per esaltare le loro caratteristiche.  Credo che saremo molto duttili, ma ovviamente la voglia sarà sempre quella di fare un gol in più rispetto all’avversario”.

Secondo lei quanto sarà importante non disputare le coppe e poter lavorare con la squadra per più giorni? 

“Bisogna sentire la fatica, attraverso quest’ultima impari a reggere lo stress e la fatica. Noi lavoreremo il giusto per riuscire a migliorare sempre più”.

Lei ha parlato di assecondare le caratteristiche dei calciatori, secondo lei uno come Kvaratskhelia può essere determinante anche nel 4-2-3-1? 

“Innanzitutto sottolineo ancora una volta che resterà a Napoli. Si tratta di un calciatore con caratteristiche importanti. Sulla fascia è molto forte nell’uno contro uno, ma al tempo stesso quando viene in mezzo al campo è un fantasista. Esalteremo le sue qualità ed asseconderemo le sue qualità al 100%”.

Ibrahimovic l’ha definita più manager che allenatore, lei cosa penso a riguardo? 

“Io mi considero esattamente così. Lo sono da un punto di vista tecnica e non solo, voglio avere voce in capitolo. Magari da un’altra parte questo mio lato caratteriale poteva dar fastidio”.

Nelle sue intenzioni c’è l’idea di permettere a Raspadori e Folorunsho di diventare ancor più importanti per il Napoli?

“L’obiettivo dev’essere quello di migliorare tutti. Folorunsho ha qualità fisiche impressionati e sono molto curioso di conoscerlo. Raspadori ha qualità tecnica, ed ha grandi margini di miglioramento”.

Lo spogliatoio del Napoli ha sicuramente bisogno di una scossa, lei cosa farà fin da subito all’intero gruppo?

“La leadership si conquista con l’esempio. Farò vedere loro che io son pronto a dargli tutto per proteggerli e non solo. In cambio voglio che loro mi diano tutto. Questo è alla base del rapporto”.

Lei otto mesi fa palesò la propria voglia di tornare ad essere competitivo, adesso quale messaggio lancia ai suoi avversari?

“Oggi non è il momento di parlare. Dobbiamo fare, lavorare e continuare in questa direzione. Ciò che è successo l’anno scorso ha dato fastidio a me dall’esterno, quindi non oso immaginare allo spogliatoio. Io son venuto in Italia non solo per fare parte della statuina del presepe. Sono in forte debito dei vostri confronti per tutto quello che ho ricevuto”.

Il Napoli di Conte come si potrebbe collocare in vista della prossima stagione?

“Io credo che l’obiettivo principale sia riuscire ad entrare nel cuore dei tifosi, a prescindere da tutto. Di solito, quando le mie squadre hanno vinto l’hanno fatto sempre alla grande. Nella maggior parte dei casi, abbiamo avuto miglior attacco e miglior difesa, ma non solo”.

Le chiedo cosa promette al presidente De Laurentiis e viceversa? 

“Il presidente è il primo tifoso del Napoli. A lui dirò sempre la cosa che penso, senza cambiare mai il mio modo di essere”.

Lei ha detto che non tutti sono cedibili e il presidente l’ha accettato, ma se alcuni non vogliono restare lei accetterà di perderli oppure proverà a motivarli?

“Io mi auguro che il Napoli non venga visto come una squadra di passaggio, ma come una meta. Il calciatore deve approdare qui con la consapevolezza di essere in una squadra che lotterà per grandi obiettivi”.

A margine della presentazione di Antonio Conte, è intervenuto anche il presidente Aurelio De Laurentiis. Di seguito le sue parole.

“Abbiamo deciso di cancellare il passato per ripartire con un nuovo allenatore. Intanto, a settembre saranno venti anni della nostra presidenza a Napoli. Di Lorenzo è un giocatore cruciale e capisco che possa essersi annoiato. Spero che dopo l’Europeo sia tornata la giusta carica, in modo tale da stabilire la giusta serenità. Antonio Conte è un uomo d’impresa, motivo per il quale sono molto felice perché è un grande allenatore ma al tempo stesso un manager incredibile. Io proverò a farvi divertire per i prossimi venti anni perché sono indipendente”.

Su Kvaratskhelia: “Non c’è assolutamente nessun problema, perché il calciatore ha un contratto. Ci siederemo al tavolo e presenteremo una nuova proposta contrattuale.

Articolo modificato 27 Giu 2024 - 09:14

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Scritto da
Giuseppe Ferrara