Dopo l’eliminazione subita ieri dalla Svizzera, per l’italia si è già fatto il nome del possibile sostituto di Luciano Spalletti.
La Nazionale italiana di calcio, di fatto, sta vivendo il momento più basso della sua leggendaria storia. In questi suoi ultimi anni, infatti, ha steccato per ben due volte la qualificazione al Mondiale ed ha appena disputato un pessimo Europeo. Unica perla di questi ultimi anni degli azzurri, di fatto, è stata la grandissima vittoria di tre anni fa a Wembley con Roberto Mancini.
L’Italia, dunque, deve sicuramente porre rimedio a questa profonda crisi. Tuttavia, al netto delle ataviche criticità del movimento calcistico italiano, c’è da dire che la selezione attuale poteva sicuramente fare qualcosa in più in questo Europeo. Proprio per questo motivo, di fatto, Luciano Spalletti è finito nel mirino delle critiche.
Chiariello sul disastro dell’Italia: “Spalletti non è fatto per la Nazionale, chiamerei Ranieri”
Anche il giornalista ‘Umberto Chiariello‘ ha criticato duramente l’operato del tecnico toscano all’ultimo Europeo: “Non voglio il suo esonero, non merita di essere il capro espiatorio, seppure ha fatto disastri: ma mi aspettavo le sue dimissioni. Luciano è un grande allenatore, ma è l’uomo sbagliato per allenare la Nazionale, specie per la mancanza di controllo dei nervi, di lucidità sotto pressione e la troppa retorica che si è rivelata un boomerang ( a partire dai 5 numeri dieci in ritiro)”.
Umberto Chiariello ha poi concluso il suo intervento, lanciando anche un nome nuovo per la panchina della Nazionale italiana: “Chiamerei al capezzale dell’Italia il Nonno Buono Claudio Ranieri con il suo buon senso se vogliamo evitare di vedere dal divano per la terza volta il Mondiale”. Tuttavia, al netto di questa suggestione del giornalista, Luciano Spalletti resterà ancora il ct dell’Italia.
Sia Gabriele Gravina che lo stesso tecnico toscano, infatti, sono intervenuti quest’oggi in conferenza stampa, dove hanno confermato la loro intenzione di non lasciare i rispettivi posti. Nell’Italia, quindi, non ci sarà nessuna rivoluzione dopo questa spedizione europea davvero traumatica e deludente.
La nostra Nazionale di calcio, infatti, non è più sicuramente forte come quelle viste in passato, ma sicuramente non può farsi dominare in maniera così netta da un’ottima Svizzera. Una volta archiviato l’Europeo, l’Italia tornerà in campo a settembre in Nations League, anche se il vero obiettivo sarà quello di non mancare ancora una volta il pass per la qualificazione al Mondiale di calcio.