Di Lorenzo, la spiegazione di Giuffredi: “Conte decisivo”, poi la risposta sulla Juve

Mario Giuffredi ha rilasciato alcune dichiarazioni su Giovanni Di Lorenzo: chiarite la scelta sulla permanenza al Napoli.

Giovanni Di Lorenzo ha annunciato proprio ieri la sua volontà di restare al Napoli: il giocatore, con una lunga lettera pubblicata sui propri canali ufficiali e su quelli del Napoli, ha parlato a cuore aperto ai tifosi si è detto carico per la nuova stagione. Ha spiegato meglio i passaggi di questa decisione anche il suo procuratore Mario Giuffredi nel corso del suo intervento a Canale 8 di ieri sera, alla trasmissione “Ne parliamo da Dimaro”.

L’agente ha innanzitutto chiarito il ruolo decisivo svolto dall’allenatore Antonio Conte sulla decisione:

Sicuramente è stata una situazione difficile, mi sono ritrovato in mezzo ai due fuochi, dove uno era il calciatore e uno era il presidente. Conte decisivo? Se non ci fosse stato lui sarebbe stato tutto più difficile, Di Lorenzo chiedeva una squadra vincente che potesse affrontare un cammino importante, questo lo fai quando hai una garanzia come allenatore. Antonio Conte è stata la garanzia che voleva Giovanni.

Di Lorenzo, Giuffredi chiarisce: cosa è successo col Napoli

Giuffredi ha poi annunciato una conferenza stampa per chiarire tutti i retroscena sul caso che ha coinvolto il capitano azzurro:

Le perplessità nascevano da mille situazioni che hanno generato problematiche. Di Lorenzo si è trovato immerso nei problemi e provava ad uscirne fuori con l’allenatore e la squadra, poi quando vedi che non ci riesci viene un po’ di sconforto. I tifosi magari non sanno tante cose che sono successe in un anno o negli ultimi due mesi che hanno portato a degenerare la situazione. Queste cose le dirò in un incontro con la stampa del 22 luglio per metterle pubbliche, farò chiarezza su tutto ciò che è successo e su ciò che aveva portato Di Lorenzo ad avere quello stato d’animo.

Di Lorenzo, Giuffredi spiega i passaggi della sua permanenza
Di Lorenzo, le parole di Giuffredi- LAPRESSE- spazionapoli.it

Nessun dubbio poi sul rapporto coi tifosi:

Partiamo da un presupposto: Giovanni ha un grande amore verso il club. Non dimentica che è diventato così grazie al Napoli e De Laurentiis. Ha un grandissimo amore per i tifosi, ma non sono un mese e mezzo di contestazioni possa cambiare l’amore per loro, rimane intatto o ancora più forte. Quando si ha una reazione così forte vuol dire anche che c’è grande amore. I fischi fanno parte del lavoro, lasciano il tempo che trovano perchè quando ci saranno grandi partite si toglierà spazio ai fischi

Capisco che i tifosi vedano il calciatore come uno che guadagna tanti soldi e l’agente come la parte cattiva del calcio, ma dietro ci sono persone. Questa vicenda è stata molto forte del punto di vista emotivo, Di Lorenzo ha manifestato questo malumore per un’annata di sconforto. Non è facile gestire le emozioni di un ragazzo, la reputo una vicenda dalle emozioni importanti.

Chiarimento, poi, sul silenzio del calciatore:

Di Lorenzo non poteva parlare, doveva essere autorizzato dal Napoli. Non era neanche il momento perchè era in Nazionale a giocare l’Europeo. Era palese che se il giocatore non ha parlato prima era solo perchè non poteva parlare. Oggi lo ha fatto perchè era stato tutto concordato. Io ho parlato di più per sostituirmi alla voce del calciatore, io sono abituato che chi sta con me la macchina la guido io e che ci metto la faccia. Non credo che la cosa possa chiudersi con questa lettera, nella testa della gente ci sono tanti retropensieri. Bisogna chiarirli in modo costruttivo. Poi ci tengo a dire a coloro che evidenziavano che dissi che chi andava via dal Napoli si sarebbe dimostrato un vigliacco, che le persone quando vedono un film devono giudicarlo alla fine: Di Lorenzo alla fine è rimasto e vuole essere un perno.

Chiosa finale, molto importante, sulle voci relative alla Juventus:

La Juventus è una delle tante società che ha fatto una chiamata dicendo: “Se dovesse succedere qualcosa noi ci siamo”, ma si è enfatizzato tanto. Io non mi sono mai seduto con la Juventus per una trattativa, c’è stata solo una chiamata di verifica. La volontà del giocatore reale di andare via  o la mia di portarlo via non c’è mai stata, non avremmo mai lasciato Napoli da sconfitti. Magari è più facile che faremo un grandissimo campionato l’anno prossimo e allora potremo andare andremo via, ma non avremmo mai lasciato un ricordo così brutto. Anche la situazione sulla Juve è stata ingigantita in modo troppo violento.

Giuffredi, così, ha chiarito i tratti fondamentali di questa scelta e ha annunciato un nuovo intervento per spiegare bene cosa è accaduto in questi tumultuosi mesi. Resta, di sicuro, la gioia per la permanenza a Napoli del capitano.

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