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Giuffredi: “Di Lorenzo è felice di restare a Napoli. L’ha convinto l’arrivo di Conte”, poi l’annuncio su Folorunsho

In questi minuti sta andando in scena la conferenza stampa di Mario Giuffredi. Il noto agente analizzerà diversi temi. 

Mario Giuffredi è senza dubbio l’uomo dell’estate. Il noto agente si è reso protagonista di un “caso” unico assieme al suo assistito Giovanni Di Lorenzo. Tutto è nato dalla volontà del calciatore di approdare altrove, ma poi è stato raggiunto l’accordo con il Napoli.

A distanza di alcuni giorni dall’annuncio legato alla permanenza, il noto agente ha deciso di tenere una conferenza stampa dove analizzerà diversi temi. Il procuratore parlerà in conferenza dal Gold Tower Lifestyle Hotel di Napoli per chiarire la situazione dei suoi assistiti azzurri.

Giuffredi: “Di Lorenzo ha sempre voluto restare a Napoli con Conte”

Mario Giuffredi, noto agente, sta tenendo una conferenza stampa per analizzare il futuro di ben cinque calciatori azzurri. Di seguito le sue parole sul futuro di Di Lorenzo, Politano, Mario Rui, Gaetano e infine Folorunsho.

“Innanzitutto sono qui per fare chiarezza sulla situazione legata a Giovanni Di Lorenzo. Purtroppo, i tifosi leggono solo i giornali o guardano la televisione, quindi non conoscono le tante dinamiche. Sono qui per far capire che persona è il mio assistito. Stiamo parlando del capitano azzurro, il quale è entrato nella storia del club”.

“Nessuno si aspettava di fare un campionato come quello dello scorso anno. Un giocatore che vince lo scudetto l’anno prima si è poi trovato ad affrontare un’annata durissima. Ci sono stati momenti molto duri, però Giovanni assieme ai compagni ha sempre pensato che la situazione si potesse risolvere. Tutto ciò ha portato molta frustrazione e delusione. Giovanni ha dovuto affrontare tanti problemi, sostituendosi anche ai dirigenti”.

“Si è parlato tanto del futuro, e per noi l’unico allenatore che dava garanzie al mio assistito era Antonio Conte. Durante le mie conservazioni con Manna ho sempre detto che sarebbe rimasto solo se fosse arrivato Conte. Le problematiche sono nate per diverse situazioni, in modo particolare nelle ultime trasferte. Il punto chiave è stato toccato quando il calciatore è collassato in albergo mentre la squadra era in campo. Sui giornali è stato detto tanto, in modo particolare un quotidiano sottolineò la bugia del calciatore causa accordo con la Juventus. Questa è stato un avvenimento importante, in quanto il club ha deciso di non intervenire ed il ragazzo c’è stato davvero male”.

“Un altro punto chiave è stato toccato durante il match tra Napoli e Lecce. Io non ricordo un capitano che viene sostituito a tre minuti dalla fine per essere fischiato dall’intero stadio. Si è trattato di un altro episodio angosciante per il mio assistito. So benissimo che non si è trattato di una strategia del presidente, ma è stata una sciagura di Calzona”.

“Nonostante il periodo molto difficile, il calciatore ha sempre saputo di voler restare a Napoli in caso di arrivo di Antonio Conte, nonostante l’incertezza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato però l’atteggiamento del DS Manna, il quale ha comunicato al calciatore che se fosse arrivata l’offerta, si sarebbe concretizzata la cessione. Parliamo dello stesso uomo che mi ha sempre detto che Di Lorenzo era insostituibile. Lì il calciatore ha iniziato a valutare la cessione in modo molto concreto, infatti mi ha chiamato chiedendomi di poter approdare altrove”.

“Da quel momento è apparsa la mia figura, in quanto il mio compito è quello di salvaguardare i miei assistiti. Io ho fatto una prima intervista dove dico che Di Lorenzo vuole andare via e l’ho ripetuto poi in un secondo punto. Ho fatto ciò perché mi aspettavo due possibili reazioni da parte del club: la cessione o il massimo sforzo per tenere il calciatore. Intanto, però, non era presente l’allenatore azzurro”.

“Il punto chiave è poi rappresentato dall’arrivo di Antonio Conte, l’unico allenatore per il quale Giovanni Di Lorenzo sarebbe rimasto a Napoli. Ho incontrato il tecnico che si è dimostrato un vero campione come uomo ascoltandomi per tanto tempo e mettendosi nei panni di Giovanni Di Lorenzo. Una volta capita la volontà del mister e del DS Manna, bisognava capire le idee del club. Dopo tanti mesi, ho rivisto il presidente De Laurentiis nella sede della FilMauro e mi ha ammesso alcune mancanze da parte del club. Io però ho sempre continuato a chiedere la cessione, mettendo davvero alla prova la pazienza del presidente perché i miei dubbi erano proprio su questo”.

“Dopo il primo incontro, il presidente mi ha chiesto un nuovo appuntamento il giorno e lì ho capito l’insistenza del patron. Dopo quel momento ho avuto la certezza sulla vera volontà del presidente. Dopodiché ho confermato la volontà di tutti i dirigenti a Giovanni Di Lorenzo, ma naturalmente la parola finale spetta sempre ai miei assistiti. Una volta terminato l’Europeo ci siamo sentiti e lì mi ha comunicato la sua volontà di restare a Napoli e l’ha fatto con grandissima decisione e serenità mentale. Il cerchio si chiude quindi con la volontà del capitano azzurro”.

Sul possibile approdo alla Juventus: “Io non chiamo il club per proporre Di Lorenzo. Tramite le mie interviste ho lanciato un segnale alle altre società.. Non ho mai avuto contatti con la Juventus o altre compagini. Mi è stato solo detto che semmai si fosse concretizzata la cessione, le dirigenze si sarebbero interessate in modo concreto. Anche Cristiano Giuntoli è stato molto rispettoso, mi ha solo palesato il suo interessamento nei confronti del mio assistito senza mai andare oltre”.

Sono state poste delle condizioni per il continuo della carriera a Napoli? 

“Giovanni vuole fare semplicemente il calciatore. Non vuole assolutamente vestire i panni del dirigente come è accaduto nella passata stagione. Quindi le uniche condizioni che abbiamo posto sono state queste”.

Si è parlato a lungo del possibile aumento del contratto, cosa puoi dirci in merito a tale situazione?

“Posso tranquillamente dire che non si è trattato di problema economico. Il presidente De Laurentiis si è sempre comportato bene, dimostrando tanta stima nei confronti del mio assistito”.

Come pensi che possa ricucirsi il rapporto tra la tifoseria e Di Lorenzo? 

“Nel ritiro di Castel di Sangro farà la sua conferenza stampa. Ci metterà la faccia e spiegherà quanto accaduto nel corso delle settimane. Oltre a ciò, l’unica cosa che conta è fare delle ottime prestazioni e vincere. L’unica medicina per ricucire i rapporti è questa, non ho dubbi in merito”.

“Io non posso stare dietro a tutte le cose che dicono i giornalisti. Però posso dire che non si è trattato di un problema economico tra Giovanni Di Lorenzo e il Napoli. Non devo dar conto a nessuno perché ognuno deve avere rispetto. Chiedete al presidente De Laurentiis se si è trattato di un problema di natura economica o meno. Non si è mai parlato di soldi col patron, non abbiamo avanzato richieste economiche”.

La prima telefonata da un club l’ho ricevuta dall’Inter, la quale si è informata perché è apparsa molto interessata al calciatore in caso di cessione”.

Sul rapporto col presidente: “Il patron De Laurentiis mi ritiene una persona di famiglia e mi dice sempre la verità. Non mi ha mai detto una parola fuori posto, anche durante la conferenza stampa di Antonio Conte. Non possiamo essere sempre tutti d’accordo, però lui riconosce in me la serietà e non solo. Io e i miei calciatori dobbiamo solo ringraziare Aurelio De Laurentiis”.

Sul rapporto con i sostenitori: “I tifosi hanno sempre ragione, però devono anche comprendere che io devo svolgere il mio lavoro come ho sempre fatto. Sono dispiaciuto, però sono convinto che quando i miei assistiti faranno delle grandi prestazioni tornerà il sereno”.

Su Folorunsho: “Abbiamo trovato un accordo con la società per il rinnovo. Il ragazzo firmerà i contratti appena arriverà in ritiro”.

Su Mario Rui: “Se si presenterà l’occasione lo aiuteremo a tornare a casa. In caso contrario, continuerà a lottare per il Napoli visto che ha ancora due anni di contratto. Oltre a ciò, posso dire quindi che Di Lorenzo, Folorunsho e Politano rimarranno. Invece, per il futuro di Gaetano sarà una scelta del mister, se per lui non sarà idoneo troveremo una nuova sistemazione altrove”.

Sulla conferenza stampa rinviata: “Io e Di Lorenzo siamo felici di aver fatto la cosa giusta. La conferenza stampa è stata posticipata perché volevo annunciare il rinnovo di Folorunsho, ma mancavano alcuni dettagli. Non potevo dire tante cose”.

Sullo striscione dei tifosi: “Mi ha fatto tanto male, ancor più perché i tifosi pensavano che io volessi portare via una persona a loro cara, ma non era così. Lo striscione della Curva A è stato un vero e proprio atto d’amore nei confronti di Giovanni Di Lorenzo.  Tutti hanno capito la mia professione quando ci siamo incontrati”.

Sul nuovo Napoli: “Vedo un Napoli davvero agguerrito, ci sono dirigenti che curano ogni minimo dettaglio. Non mi aspetto lo scudetto, ma di certo un’annata tra le prime quattro”.

Sulla posizione in campo di Di Lorenzo: “Posso solo dire che se Conte non fosse arrivato, non saremmo rimasti a Napoli. Per il resto mi limito a fare il mio lavoro, deciderà il mister”.

Sul mio lavoro: “Ad oggi è fondamentale comunicare, motivo per il quale mi hanno fatto i complimenti per come ho gestito la situazione. Io so sempre cosa faccio, voglio trasmettere cose positive e certezze importanti ai miei uomini. Non sono mai ingombrante”.

Sulle questioni personali di Di Lorenzo: “Non perderò altri secondi, è stata già smentita dai fatti questa questione”.

Sull’incisività di Di Lorenzo: “Ha il sangue agli occhi, sa bene cosa hanno pensato di lui dopo l’ultima stagione. Sono convinto che in una scala da uno a dieci riesca ad incidere undici. Farà il campionato più bello della sua carriera”.

Articolo modificato 22 Lug 2024 - 19:50

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Scritto da
Giuseppe Ferrara