Nella presentazione in conferenza stampa, Alessandro Buongiorno risolve un rebus sul suo ruolo e sull’enigma della difesa a tre
Alessandro Buongiorno si è finalmente presentato alla stampa, dopo le meritate vacanze e dopo l’esordio in maglia azzurra (seppur in versione non ufficiale) contro l’Egnatia.
Sia a Dimaro che nel ritiro di Castel di Sangro, Antonio Conte sta lavorando tantissimo con difensori e centrocampisti. Il modus operandi della formazione azzurra che verrà sarà il seguente: pressione alta per recuperare presto il pallone. E i difensori avranno anche il compito di rischiare l’anticipo, esponendosi di tanto in tanto a eventuali rischi. Il mister sta lavorando molto sui tempi d’uscita, sui raddoppi e, di conseguenza, anche sulla riconquista del pallone e contropiede.
Tra le novità tattiche del nuovo Napoli targato Conte c’è il ritorno alla difesa a 3. Un ritorno ai tempi del primo Mazzarri, poiché dall’arrivo di Rafa Benitez si è sempre impostato il lavoro sulla difesa a quattro. E con la difesa a tre, il club azzurro ha invertito rotta sul mercato, rinforzando la difesa con due centrali: Buongiorno e Rafa Marin. Per i tifosi non bastano. Servirebbe un mancino che faccia il braccetto a sinistra. Ma il neoacquisto si candida per un posto da titolare anche in quella zona ritenuta “fragile” da qualcuno.
Buongiorno “scaccia” Hermoso: la risposta sul ruolo
Nel corso di queste settimane di mercato, la piazza azzurra ha chiesto a gran voce l’acquisto di Hermoso. Un centrale mancino duttile, dotato di esperienza internazionale e pronto per ricoprire sia il ruolo di braccetto di sinistra che un eventuale posizione da terzino. Il Napoli, però, ha affermato di non aver in mente nessun altro innesto per la difesa. Il reparto è al completo. Oltretutto, di mancini non mancano. Ci sono Juan Jesus e Natan; c’è Olivera che può essere adattato nella difesa a tre; c’è soprattutto Alessandro Buongiorno, che non si tira indietro davanti a questa sfida.
Infatti, nella conferenza stampa di presentazione a Castel di Sangro, l’ex Torino ha risposto ad alcune domande sul suo ruolo e sulle sue preferenze: “Ho giocato in tutte le posizioni in questi anni, maggiormente da difensore centrale in una difesa a tre – ammette Alessandro Buongiorno – Ma ho giocato anche braccetto di sinistra. Posso giocare ovunque, non ho problemi. Forse il ruolo da centrale rispecchia di più le mie caratteristiche”.
E tra le domande poste, ce n’è anche una curiosa sul suo idolo: “Ho visto tanti video di Nesta e Maldini, volevo replicare ciò che facevano. Ma ultimamente mi ispiro a Sergio Ramos“. E in merito ad un paragone con Stones, per la sua qualità di palleggio e per il suo modo di approcciare alla fase offensiva, il neoacquisto del Napoli afferma: “Mi piacciono questi movimenti, li facevo già l’anno scorso. Farò tutto quello che chiederà il mister”.
Insomma, per il ruolo di braccetto di sinistra della difesa a tre di Conte, anche Buongiorno si candida. Se l’allenatore del Napoli dovesse scegliere proprio lui per quella posizione, al centro finirebbe Rrahmani e a destra ci sarà ballottaggio tra Di Lorenzo e Rafa Marin. Chiaramente, l’inserimento dello spagnolo da braccetto di destra presuppone che il capitano azzurro faccia l’esterno tutta fascia nel centrocampo a 4.