Conte boccia completamente il modulo: stoccata a tre allenatori

Antonio Conte è un fiume in piena nella conferenza stampa alla vigilia di Verona-Napoli e non nasconde la sua delusione sullo stato della rosa a disposizione.

Nella conferenza stampa alla vigilia di Verona-Napoli, Antonio Conte parla di diversi argomenti, ma non della partita. Quasi come se passasse in secondo piano, in un momento che lui definisce “complicato”, vista la ricostruzione in atto avanzata dal suo staff e dalla società.

“Mi aspettavo una situazione migliore – afferma il tecnico riferendosi evidentemente alla qualità della rosa – Mi aspettavo qualche situazione positiva, ma ho avuto difficoltà a trovarne”. E poi al paragone con la sua Juventus allenata oltre dieci anni fa sottolinea: “Non trovo similitudini. Mi piacerebbe vedere quella voglia che c’era lì per portare la testa fuori l’acqua”.

Il mercato bloccato, Lukaku che non arriva, i prestiti che non portano introiti e l’unico calciatore da cedere ancora in rosa – Victor Osimhen – portano a fare alcune importanti riflessioni. “Dobbiamo soffrire quest’anno”, sostiene Conte con tono serio. Anche alle domande di tattica, evade e riporta tutti sul tema del gruppo in costruzione: “Se parliamo di discorsi tattici in questo momento, siamo fuori strada”. In particolare poi ricorda quanto accaduto nell’anno passato, quando la squadra è rimasta in balia del caos dei tre allenatori.

Conte durissimo: “Con questo famoso 4-3-3 è arrivato il decimo posto”

Nel corso della conferenza stampa, Antonio Conte ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa: “Io l’ho seguito il Napoli l’anno scorso – afferma con sicurezza ai giornalisti – con sto famoso 4-3-3 (ripetuto sei volte di fila ndr) è arrivato il decimo posto. Non parliamo di discorsi tattici, è ancora prematuro. Un giorno ci riuniamo tutti quanti e parliamo di calcio, a me fa anche piacere mostrarvi la mia idea di calcio. L’ho fatto assieme ai giornalisti con la Nazionale, così siete tutti più coinvolti”

Antonio Conte, allenatore del Napoli
Antonio Conte, allenatore del Napoli (LaPresse) SpazioNapoli

Le parole del mister possono essere lette su due piani differenti. La prima, chiaramente, legata a chi fa domande tattiche in conferenza stampa, proponendo soluzioni da attuare in campo. Quasi a volerne sapere più dello staff. E forse questo atteggiamento mostrato nel corso dell’anno passato nei confronti dei tre allenatori passati per il Maradona ha infastidito – e non poco – Antonio Conte.

Il secondo piano può essere in effetti legato al credo calcistico dell’allenatore, che spesso e volentieri predilige la difesa a tre e già mette le mani avanti: con il 4-3-3 il Napoli ha centrato il decimo posto. E questo schema di gioco è stato costantemente utilizzato da Garcia, Mazzarri e Calzona nell’arco di tutta la stagione. Insomma, non si torna più indietro. Non si torna al 4-3-3, bocciato da Conte già nei due ritiri.

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