Conte in conferenza: “Mercato bloccato. Io ancora più inc***ato. Lukaku? Non parlo. Buongiorno da valutare”

Tra pochi minuti inizierà la conferenza stampa di Antonio Conte. Segui con noi le dichiarazioni del neo allenatore del Napoli. 

La nuova stagione è ormai alle porte e il Napoli non vorrà farsi trovare impreparato. L’esordio degli azzurri è previsto per domenica alle ore 18:30 contro l’Hellas Verona. La prima uscita del nuovo campionato sarà al Bentegodi, proprio come accaduto con Spalletti nell’anno della vittoria del tricolore. Adesso la musica è ben diversa, ma Antonio Conte proverà a tirare fuori il meglio dai suoi uomini.

Il mister però non accenna minimamente alla partita. Tutte le attenzioni sono rivolte alla squadra, allo stato di stallo del mercato azzurro e alla ricostruzione in atto avviata dalla società. Tanta delusione, soprattutto per quanto riguarda il calciomercato estivo e il tema Osimhen: un Conte piuttosto sorpreso dalla rosa che si è ritrovato dopo i due ritiri.

Le parole di Conte in conferenza stampa

Soddisfatto della squadra e del mercato del Napoli? “Sicuramente è più di un mese che stiamo lavorando con i ragazzi e sono soddisfatto. Ho trovato un gruppo che ha voglia di lavorare, che ha voglia di crescere, anche singolarmente. E questo mi entusiasma. Da questo punto di vista sono soddisfatto. Per quanto riguarda il mercato è molto complicato. Dispiace. Cosa posso dire? E’ una situazione bloccata, non posso dire altro”

Antonio Conte
Antonio Conte in conferenza prima di Verona-Napoli (Screenshot da Youtube)

Qual è lo slogan da lanciare? “Il nostro mantra è quello di dare il 200%. Dobbiamo andare oltre i nostri limiti quest’anno. È un momento critico. Una società che mette sul mercato 10-12 giocatori, vuol dire che c’è una ricostruzione in atto. E come tutte le ricostruzioni, ci vuole tanta pazienza e umiltà. Anche dell’ambiente stesso. Bisogna capire il momento e non farci contagiare dall’entusiasmo della ricostruzione. Dobbiamo dare più di quello che possiamo, c’è da fare tanto. È un momento delicato, le difficoltà ci devono rendere più forti”

Lukaku e Osimhen? “Non parlo di calciatori che non fanno parte del Napoli. Per Osimhen, la società se ne occupa, non sono entrato in questa situazione”

Sull’intensità degli allenamenti – “Quando parlo di ricostruzione, intendo le fondamenta della rosa. Una volta fatto questo, lavoro con i ragazzi per migliorarli sotto tutti i punti di vista. Il successo di una squadra passa dal miglioramento di ogni singolo giocatore. Gli allenamenti per me sono normali, l’alta intensità in allenamento dev’essere un mantra. Nella partita porti quello che fai in allenamento”

Napoli ottavo nella griglia di partenza di Serie A – “Queste griglie sono state fatte in base a dei parametri, basandosi sui risultati dell’anno scorso. I parametri cambiano di anno in anno, come cambiano le performance. Noi dobbiamo avere come monito che non dobbiamo pensare che il decimo posto dell’anno scorso non è frutto di un caso. E ve lo posso garantire. Chi pensa sia stata solo sfortuna, è lontano dalla verità”.

A che punto è la ricostruzione? “Siamo all’inizio. È solo un mese di lavoro. Siamo in una fase, dobbiamo prepararci a soffrire, tutti compatti. Cerchiamo di essere concentrati e di uscire dal campo con la maglia sudata. Cerchiamo di dare più del nostro massimo, perché ne abbiamo tutti bisogno. Io per primo”

Condizioni di Buongiorno – “Ha avuto una distorsione giovedì, ad inizio allenamento. È migliorato tanto, faremo delle valutazioni”.

Ruolo di Di Lorenzo – “Giovanni è talmente intelligente che si può utilizzare sia da braccetto che da esterno a destra”.

Si aspettava questo cambiamento così drastico quando ha accettato il Napoli e vede similitudini con quella Juventus che ha allenato lei? “Sono sincero: mi aspettavo una situazione migliore di quella che ho trovato. Mi aspettavo qualche sorpresa positiva, ma ho avuto difficoltà a trovarne. Mi aspettavo di meglio, però siamo qui per lavorare insieme al club, al direttore, in maniera razionale e obiettiva. Non si può fare tutto e subito. Ma trovarti in una situazione in cui ti trovi 9-10 uscite…Nelle altre squadre ci sono situazioni consolidate, dove vengono aggiunti pezzi importanti sul mercato. Non siamo all’anno zero, ma stiamo molto vicino allo zero. Questo non mi spaventa. Penso che anche i tifosi debbano sapere bene la situazione. Chiedo grande compattezza, perché nelle difficoltà dobbiamo essere un corpo unico, per riportare il Napoli quanto prima competitivo. Scudetto grosso tranello che butta tanto fumo negli occhi della gente. La realtà dei fatti è totalmente diversa. Non c’è similitudine con la Juventus che ho allenato. Vorrei che ci fosse la stessa voglia che io trovai lì per tirare la testa fuori ed emergere da sott’acqua”.

In quali ruoli bisogna intervenire sul mercato? “Dobbiamo viaggiare su diversi parametri: costo, ingaggio e convincere i calciatori a venire al Napoli. Quest’anno siamo senza coppe ed è un handicap notevole. Dobbiamo cercare di trovare delle soluzioni per tamponare e non possiamo pensare di fare tutto in una sola sessione di mercato. Sono troppe le cose da migliorare. Bisogna cercare di prendere lo stretto necessario. Mi rendo conto che dalle uscite non arrivano ricavi, perché sono solo prestiti. C’è una situazione bloccata, che dovrebbe o dovrà portare degli introiti. E proprio per questo, esorto a tutti di capire bene la situazione. Questo non significa che ci è passata la voglia. Io sono ancora più incazzato di prima, nel senso che sono più cazzuto, e vorrei trasmettere questo pensiero ai ragazzi e a chi sta attorno a me”

Simeone e Raspadori titolari contro il Verona: ipotesi da prendere in considerazione per riempire l’area? “Vi chiedo di non parlare di discorsi tattici, altrimenti significa che non abbiamo chiara la situazione. Fateci lavorare su tutti i punti di vista, perché stiamo lavorando su determinate cose. E se funzionano bene, se funzionano male cercheremo di migliorare. L’anno scorso con questo famoso 4-3-3 è arrivato il decimo posto. Poi se vogliamo parlare di calcio un giorno, ci riuniamo tutti quanti. A me fa piacere farvi entrare nella mia idea di calcio. Sarebbe anche una bella cosa, l’ho fatto in Nazionale in un paio di sessioni. Oggi non andiamo a vedere l’ultimo dei problemi”

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