La nuova idea di Antonio Conte potrebbe letteralmente stravolgere tutto: una variazione tattica che potrebbe anche sorprendere i tifosi.
Antonio Conte sta lavorando per rendere il Napoli sempre più competitivo. Con il passare delle settimane, e dopo aver lavorato durante i due ritiri di Dimaro e Castel di Sangro, il tecnico pugliese ha provato a mettere in campo una formazione che potesse rispettare nel miglior modo possibile quella che è la sua idea di calcio.
Si parte da una difesa a tre, elemento quasi essenziali per il credo tattico di Conte: un centrocampo composto da due elementi come Lobotka ed Anguissa che, però, sembra non abbiano dato le garanzie che ci si aspettava. Poco equilibrio, almeno in queste prime uscite stagionale, il che potrebbe portare a riflessioni importanti da parte dello stesso Conte.
Dopo la sconfitta col Verona ma anche le vittorie con Bologna e Parma, nella mente dell’allenatore c’è la necessità di trovare soluzioni che possano dare un equilibrio tattico più evidente alla manovra azzurra, soprattutto in fase di non possesso. L’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’, ha rilanciato quella che potrebbe essere l’idea di Conte per il prossimo futuro: un apparente stravolgimento che riguarderà la difesa ed il centrocampo, e che potrebbe sorprendere di netto gli stessi tifosi del Napoli.
Il 3-4-2-1 resta il binario principale sul quale Conte vuole muoversi e sul quale si è lavorato nel corso degli ultimi mesi. La speranza dell’allenatore è quella di trovare dei correttivi che consentano di rendere questo tipo di impostazione tattica quella principale ma soprattutto idonea a valorizzare quelli che sono gli elementi dell’undici titolari e non solo. Al netto di questo, però, c’è anche l’idea di prendere in considerazione anche soluzioni diverse, magari provando a spostare qualcosa, o eventualmente stravolgere sotto il punto di vista “genetico” questa squadra.
Secondo quanto riportato in queste ore dal ‘Corriere dello Sport’, infatti, Conte potrebbe alla fine optare per mettere un uomo in più a centrocampo, abbassando i terzini e riportando la difesa a quattro con il centrocampo a tre: il tutto molto vicino al 4-3-3 o, se vogliamo pensare al presente, un 4-3-2-1. Idea che potrebbe stuzzicare l’allenatore ovemai dovesse rendersi conto di non aver modo di lavorare sugli uomini e trovare gli incastri giusti sotto il punto di vista qualitativo e individuale.
Articolo modificato 7 Set 2024 - 15:04