Leonardo Spinazzola ha rilasciato un’intervista a Radio CRC e ha affrontato diversi temi, tra cui l’intesa con Kvaratskhelia e la preparazione a Cagliari-Napoli
Il Napoli deve preparare la sfida contro il Cagliari. Un match mai banale, specialmente quando si gioca in trasferta in Sardegna, dove l’atmosfera è letteralmente infernale nei confronti degli azzurri, per via di un astio che dura da decenni.
In questi giorni, al centro sportivo erano assenti tanti giocatori ed è stato difficile poter lavorare su alcuni aspetti. Lo riconosce anche Spinazzola alla radio CRC, partner della SSC Napoli: “La settimana scorsa eravamo solo 10 a Castel Volturno, ci siamo focalizzati sull’aspetto fisico. Abbiamo fatto poca tattica perché mancavano giocatori per completare la squadra. Con il rientro dei nazionali, abbiamo ricominciato a mettere giù dei concetti importanti per le prossime partite”. E sulla trasferta ha aggiunto: “L’insidia maggiore del Cagliari è il loro modo di contrattaccare. Penso che si chiuderanno e faranno tante ripartenze. Stiamo lavorando su questo”.
Il nuovo acquisto azzurro si è soffermato anche sul concetto di squadra: “Penso che l’unione sia l’elemento più importante della forza del nostro spogliatoio. Ad esso ci unisco la voglia di invertire l’anno precedente, di fare veramente un anno importante. Con tutto il gruppo e lo staff ci vogliamo portar dietro l’entusiasmo dei tifosi”.
Nel corso dell’intervista a Leonardo Spinazzola, sono stati affrontati diversi temi, tra cui la sua intesa con Kvaratskhelia: “Devo trovare ancora intesa completa con Khvica, come dobbiamo crescere tutti quanti. Kvara con una giocata può aprire il campo a tutta la squadra”. In merito al ruolo da esterno di centrocampo, Conte gli chiede un compito ben preciso: “Come tutti gli esterni di un centrocampo a quattro è normale che devo coprire tutta la fascia. Il mister ci chiede molto di chiudere sul secondo palo e fare gol”.
Poi la curiosità sullo stato fisico di Lukaku: “Ho avuto la fortuna di giocare con Romelu, già al primo allenamento senti un peso diverso all’interno della squadra. Sta mettendo dentro tanta tanta benzina e non so come risponderà il suo corpo, ma è già cambiato nel giro di una settimana. Fa un lavoro incredibile per la squadra. Averlo o non averlo ti cambia il mondo. Puoi buttare anche una palla brutta lì, con una sportellata te la ripulisce”.
Nel corso della carriera, Leonardo Spinazzola ha avuto tanti allenatori, tra Nazionale e club. Ma uno su tutti è stato fondamentale: “Per la mia crescita, Gasperini è stato importantissimo. Ero al primo anno di Serie A, mi ha fatto aprire il campo, crescere sotto l’aspetto fisico e capire prima le giocate. È simile ad Antonio Conte“. In questi giorni, con qualche ora libera a disposizione in più e meno partite da giocare, l’esterno del Napoli ha visitato la città: “Sono stato a San Gregorio Armeno, è stato bellissimo, è un luogo a parte”.
Articolo modificato 11 Set 2024 - 13:28