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Copertina Calcio Napoli

Hamsik sceglie il suo erede nel Napoli e apre al ritorno: le dichiarazioni fanno sognare

Marek Hamsik ha rilasciato una lunga intervista dove ha trattato numerosi temi in casa Napoli: di seguito le parole dell’ex capitano azzurro 

Una vita nel Napoli, che lo ha reso una leggenda nel club. Marek Hamsik ha parlato ai colleghi del Corriere dello Sport, spaziando su numerosi temi riguardanti il club partenopeo. Dai 20 anni di De Laurentiis in presidenza, passando per i suoi anni da protagonista nella squadra, fino alla rosa del presente e ad un ipotetico futuro in azzurro.

L’intervista si è aperta proprio con una considerazione su ADL, che lo ha portato al Napoli nel lontano 2007, al primo anno di Serie A dopo aver acquistato il club. Sul patron, lo slovacco si è così espresso: “Abbiamo un ottimo rapporto umano e professionale. Non basta un aggettivo per descrivere i suoi 20 anni al Napoli. Bisogna solo ringraziarlo per quello che ha fatto, con uno storico scudetto dopo 33 anni”.

Hamsik: dall’erede al futuro, passando per Conte. I tifosi sognano

Marek ha poi svelato quale è stato il suo compagno di squadra più forte nel Napoli: “La squadra ha avuto davvero tanti campioni, ma se devo dire uno che ispirava tutta la città e lo stadio, allora scelgo Lavezzi. E’ stato un onore giocare con lui e ci sentiamo spesso. Faccio una menzione d’onore anche a Zielinski, uno dei centrocampisti più forti al mondo”.

Marek Hamsik al Maradona (LaPresse) – SpazioNapoli.it

Per anni il polacco è stato definito il suo erede, ma oggi il vento è cambiato e Hamsik ha scelto quello che maggiormente potrebbe prendere il suo testimone: “McTominay potrebbe essere un mio erede. E’ un centrocampista offensivo che come me ama inserirsi e fare gol. Molto dipenderà dal modulo, ma ha un nome forte e lo ha dimostrato allo United e con la Scozia”.

L’ex centrocampista ha poi parlato di Antonio Conte: “E’ stata una scelta forte della società e si tratta di un allenatore di enorme spessore ed esperienza. Sappiamo come lavora ed è il nome perfetto dopo la situazione della scorsa stagione. Se si trova entusiasmo il percorso sarà più breve. E’ stato fondamentale anche trattenere pilastri come Di Lorenzo, Lobotka e Kvaratskhelia. Per me può competere per lo Scudetto, ma bisogna lasciargli tempo per lavorare”.

Su Lukaku ha aggiunto: “Do un voto molto alto al mercato del Napoli, peccato per Osimhen ma è arrivato Lukaku. Secondo me è un grande centravanti e ha la possibilità di fare serenamente 20 gol”.

Hamsik ha poi ripreso a parlare di De Laurentiis e si è concentrato anche sul suo futuro ed un possibile ritorno nel Napoli: “L’ultima volta che ho visto il presidente è stato prima di Napoli-Barcellona di Champions lo scorso anno. Mi ha detto che quando mi sentirò pronto le porte del club saranno sempre aperte per me. Io mi vedo più come allenatore che come dirigente, ma per allenare il Napoli ci vorrà ancora un bel po’ di tempo”.

L’ex capitano azzurro ha poi parlato del parallelismo tra Kvara e Lavezzi: “Si assomigliano. Mi sarei trovato molto bene anche con Kvara, ci saremmo divertiti insieme. Avrebbe creato grandi spazi peer i  miei inserimenti, peccato essersi persi questo tandem”. Infine un bel e un brutto ricordo della sua esperienza al Napoli: “Il più bello forse la Coppa Italia vinta contro la Juventus nel 2012. Il più brutto sicuramente quello legato alla sconfitta a Firenze nel 2018 con Sarri.

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Scritto da
Claudio Mancini