Aurelio De Laurentiis lavora al nuovo centro sportivo del Napoli, ma sono sorti problemi per Afragola come location: spuntano due zone alternative
“Puntiamo ad nuovo centro sportivo del club, che servirà a dare una casa a prima squadra e settore giovanile, con un investimento anche sul vivaio. Qui abbiamo manifestato la nostra volontà al Comune su un’area già individuata e che necessita di bonifica, che il Napoli si offre di effettuare a proprie spese senza gravare sui cittadini”. Sono state queste le parole usate da Aurelio De Laurentiis nel corso della mattinata di ieri, dedicata alla partnership tra il Napoli e Sorgesana.
Il patron è stato chiarissimo, quello del centro sportivo è un punto prioritario per la società in vista del futuro. Dopo aver chiuso un bilancio sui primi 20 anni di Napoli, ora è tempo di pensare a crescere ancora, aprendo una nuova pagina. Riuscire a tutelare anche i giocatori del domani è diventato un punto chiave per il nuovo Napoli, ma le difficoltà per riuscire in questo progetto sono innumerevoli.
Nuovo centro sportivo del Napoli, spuntano due nuove location: il motivo
Oltre alle evidenti problematiche legate al Comune, di cui vi abbiamo parlato questa mattina anche in merito alla questione stadio Maradona, riuscire a trovare la giusta location non è per nulla facile. Da qualche mese la vicenda sembrava fosse entrata in un limbo silenzioso, ma le parole di ieri del presidente, hanno chiaramente riacceso i riflettori su un caso delicato e ancora lontano dalla sua conclusione.
La prima area individuata per la costruzione del nuovo centro sportivo del Napoli è stata quella di Afragola. Il 5 agosto scorso, a Castel di Sangro, il sindaco Pennone ha incontrato il presidente De Laurentiis e le parti hanno iniziato a discutere della possibilità di costruire l’impianto. Negli scorsi giorni è quindi seguito più di un sopralluogo, più precisamente nella zona prossima alla stazione dell’Alta Velocità, come riportato dal Corriere del Mezzogiorno.
Proprio in quell’area, però, sarebbero emersi problemi relativi agli espropri delle aree di proprietà privata. Motivo per cui, il club starebbe valutando anche dei punti alternativi, persino uno in città. Sempre secondo i colleghi del Corriere, infatti, sarebbero stati valutati anche il Lago Patria e persino il Centro Direzionale, zona sicuramente molto più centrale rispetto alle precedenti e collegata anche dai mezzi pubblici in maniera più costante.
Al momento si tratterebbero comunque solo di ipotesi. Il presidente De Laurentiis vorrebbe accelerare, ma non sarà facile. Le prossime settimane potranno diventare decisive, ma i tempi rischiano di allungarsi ulteriormente in caso di mancati accordi.