Ritorno al 4-3-3 o difesa a 3: i dilemmi tattici per Antonio Conte, che risponde e lancia un indizio sul futuro
Per il Napoli di Antonio Conte ci sarà una trasferta insidiosa da superare. Un ostacolo che nella passata stagione, con Calzona, non è stato superato. Il match rimanda a quell’errore avvenuto nei minuti finali della sfida, che costò il pareggio firmato da Luvumbo Zito e che avrebbe potuto cambiare il corso della scorsa annata.
In questi giorni, il mister ha lavorato con i suoi pochi ragazzi a disposizione a causa degli impegni per le Nazionali. A Castel Volturno tanti allenamenti atletici, un po’ di tattica per preparare la prossima sfida e indicazioni ai neo-acquisti. Ma sono stati anche giorni in cui si è riflettuto chiaramente su schemi da adottare sin dall’inizio o a gara in corso. In particolare si è parlato molto di un ritorno con il centrocampo a 3, specialmente dopo il reintegro in rosa di Michael Folorunsho.
In occasione della conferenza stampa in vista di Cagliari-Napoli, Antonio Conte ha dato delle specifiche indicazioni sul modulo che la sua squadra adotterà nelle prossime partite: ecco che cosa ha detto sul 4-3-3.
In una passata conferenza stampa, Antonio Conte chiedeva ai giornalisti di lasciar perdere i discorsi tattici e sui moduli per via delle continue riflessioni della passata stagioni: “L’anno scorso si è parlato molto del 4-3-3, poi è arrivato il decimo posto”. Una risposta diventata anche virale sui social. Uno schiaffo al passato. E ancora una volta, in seguito a indiscrezioni tattiche, il mister azzurro fa capire le sue intenzioni.
Infatti, in merito ad una domanda sul 4-3-3 in conferenza stampa, Conte ribadisce che fino ad oggi “era impossibile lavorare su altri schemi diversi da quelli utilizzati”, per via del numero di centrocampisti a disposizione. Contro il Parma, infatti, il mister ha convocato solo Lobotka e Anguissa come centrocampisti di ruolo. Gilmour e McTominay erano seduti in tribuna perché appena acquistati.
“Ora con l’arrivo di nuovi giocatori si aprono nuove possibilità – specifica l’allenatore del Napoli – Detto questo, sui sistemi c’è da lavorare, sia in fase offensiva, che in quella difensiva. Con il nostro sistema, dal punto di vista offensivo, abbiamo posto delle basi che poi potranno subire degli aggiornamenti in corso d’opera”. E tornando sul 4-3-3, Conte afferma con onestà e schiettezza: “Noi non dobbiamo seguire mode o antiche tradizioni“.
Insomma, se ci sarà un ritorno al 4-3-3 non sarà imminente, nonostante il reintegro di Folorunsho che può sicuramente favorire all’utilizzo di un centrocampo con un mediano e due mezzali. Tuttavia, al momento il Napoli sta assimilando altri concetti e per l’atteggiamento mostrato dai ragazzi in fase offensiva, Conte sembra soddisfatto. L’equilibrio arriverà. Anche senza il 4-3-3, portato da Sarri e mai più mollato in seguito.