Oltre l’assist c’è di più: David Neres l’ha rifatto ancora, ma in Cagliari-Napoli nessuno se n’è accorto
C’è una piccola nuova stella che indossa la maglia Azzurra. Forse si esagera, o forse no. Ma in pochi riescono con poco meno di 40 minuti sulle gambe ad essere così determinanti, in tre spezzoni di gara differenti, come David Neres.
Il brasiliano è arrivato tra scetticismo e curiosità in azzurro. Pagato quasi trenta milioni di euro dal Benfica, cifra decisamente elevata per uno che dovrà lottare per conquistarsi il posto da titolare che al momento spetta a Politano. Eppure, sta mettendo in seria difficoltà Antonio Conte. Sono bastati 8 minuti al debutto in Napoli-Bologna per lasciare il segno e servire l’assist a Simeone. È servito qualche minuto in più per entrare nella storia di una partita maledetta, quando in Napoli-Parma ha servito il cross al bacio per Anguissa, che ha dovuto solo centrare lo specchio con il suo colpo di testa. E infine, a Cagliari si è distinto anche per l’ottima palla inattiva calciata sulla testa di Buongiorno. Ma…oltre all’assist c’è di più, prendendo come spunto la canzone di Jo Squillo e Sabrina Salerno.
Infatti, c’è un dato particolare in Cagliari-Napoli che sottolinea quanto il talento strappato dal Benfica possa essere determinante per questa formazione. E per la seconda volta David Neres primeggia in una statistica.
David Neres, che sprint: il dato sulla velocità è impressionante
L’attaccante sudamericano si è distinto ancora una volta nel match del quarto turno per un dato specifico, visibile nel match report della Serie A. Infatti, David Neres risulta esser stato il calciatore con il valore di velocità più alto in fase di sprint, capace di raggiungere il picco di 34.22 km/h.
Anche in Napoli-Parma il brasiliano è stato quello con lo sprint maggiore, dal valore di 33.42 km/h. Insomma, Neres è praticamente uno dei calciatori del Napoli più veloci e che sicuramente a partita in corso può fare male con la sua velocità. Ed è forse questa una delle ragioni per cui Antonio Conte ancora non l’ha provato titolare dal primo minuto, per sfruttarne la sua freschezza, quando gli avversari sono più stanchi. Finora i tatticismi del mister hanno funzionato, ma sicuramente la piazza azzurra scalpita e freme per vedere il talento classe 1997 dal primo minuto.
Anni fa veniva paragonato a Neymar. Poi la crescita è stata frenata da un infortunio e ha disatteso un po’ le aspettative. Di certo, però, la Serie A sta cominciando ad apprezzare le qualità del ragazzo che sono indiscusse. E se continua ad andare veloce così…andrà molto lontano.