Il match tra Cagliari e Napoli è stato condito da un evento poco consono al calcio. Infatti, le due tifoserie sono state protagonisti di scontri durante la partita.
Il primo tempo della partita tra Cagliari e Napoli è stato tutt’altro che facile da gestire. Dopo la rete di Giovanni Di Lorenzo, le due tifoserie hanno iniziata una vera e propria rivolta sugli spalti. Il tutto è stato condito dal lancio di fumogeni e petardi, i quali hanno contribuito alla sospensione del match per diversi minuti.
Non si tratta di un caso isolato, in quanto in Italia spesso si è costretti a fare i conti con situazioni del genere. Da diversi anni, però, la Lega Serie A starebbe inventando delle nuove tecnologie per individuare in modo precoce i colpevoli. Il tutto, è stato sottolineato ancora una volta dal ministro Abodi, il quale promette battaglia su un tema che preoccupa il mondo del calcio.
Abodi: “Chi non rispetta le regole deve andare fuori dal calcio”
Il ministro Abodi ha espresso un parere personale su quanto accaduto durante il match tra Cagliari e Napoli. Gli avvenimenti all’Unipol Domus non lasciano spazio a diverse interpretazione, in quanto si parla di un “male” che puntualmente si ripete in Italia. Stamane, il ministro è intervenuto a margine di un convegno a sostegno del “Campo dei Miracoli” analizzando la situazione. Di seguito le sue parole.
“Non parliamo di tifosi. A tal proposito, è importante capire che chi non rispetta le regole deve andare fuori dal calcio. L’obiettivo è anche quello di far agire la tecnologia, la quale più oggettiva ogni decisione che verrà presa. Alcune possono essere prese dal giudice sportivo, mentre altre dal club che possono togliere il gradimento”.