Giungono importantissime novità da Bagnoli in merito al nuovo centro sportivo del Napoli voluto da Aurelio De Laurentiis: le notizie non sono delle migliori
Emergono ulteriori notizie sul nuovo centro sportivo che il Napoli vorrebbe costruire per il futuro del club. Il presidente De Laurentiis lo ha inserito tra i punti chiave per rendere il suo club ancora più grande, internazionale e moderno. Al pari del nuovo stadio Maradona, anche il centro sportivo risulta essere una delle priorità dopo i 20 anni di gestione della squadra fatta risorgere dal fallimento.
Le difficoltà, però, sono molteplici. Da qualche mese la vicenda sembrava fosse entrata in un limbo silenzioso, ma le parole del presidente durante la giornata dedicata alla partnership tra il Napoli e Sorgesana, hanno chiaramente riacceso i riflettori su un caso delicato e ancora lontano dalla sua conclusione.
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Centro sportivo del Napoli a Bagnoli, parla il sub commissario della città: l’annuncio
La prima area individuata per la costruzione del nuovo centro sportivo del Napoli è stata quella di Afragola. Il 5 agosto scorso, a Castel di Sangro, il sindaco Pennone ha incontrato il presidente De Laurentiis e le parti hanno iniziato a discutere della possibilità di costruire l’impianto. Negli scorsi giorni è quindi seguito più di un sopralluogo, più precisamente nella zona prossima alla stazione dell’Alta Velocità.
Proprio in quell’area, però, sarebbero emersi problemi relativi agli espropri delle aree di proprietà privata. Motivo per cui, il club starebbe valutando anche dei punti alternativi, persino uno in città. Sarebbero stati valutati anche il Lago Patria e persino il Centro Direzionale, zona sicuramente molto più centrale rispetto alle precedenti e collegata anche dai mezzi pubblici in maniera più costante. Tra questi, però, sarebbe rispuntata fuori anche l’ipotesi Bagnoli.
Nel corso della diretta su CRC di quest’oggi, è intervenuto il notaio Dino Falconio, sub commissario per Bagnoli. Tra i temi ha affrontato, ovviamente, quello legato all’ipotesi di un centro sportivo del Napoli proprio a Bagnoli. “La Riforma Fitto ha inserito anche il commissariato di Governo di Bagnoli che è direttamente beneficiario e sottoscrittore dell’accordo con la Presidente del Consiglio per lo stanziamento e la spesa di un importo totale di un miliardo e 290 milioni di euro fino al 2029 distribuito in diverse annualità. Il sindaco Gaetano Manfredi è per legge anche Commissario di Governo straordinario di Bagnoli e ha nominato due sub commissari nella mia persona e in quella dell’ingegnere e professore Filippo De Rossi. Questi soldi saranno utilizzati per due obiettivi: la bonifica ambientale e la rigenerazione urbana. C’è anche una notizia abbastanza interessante: la bonifica del Parco dello Sport sarà conclusa entro il 2025“.
Subito dopo, entrando nello specifico su un’eventuale idea legata al Napoli ha spento gli entusiasmi: “Il Sindaco ha detto che nessun progetto concreto è stato presentato dalla SSC Napoli, questo vale per lo Stadio ed anche per il centro sportivo di Bagnoli. Allo stato attuale, non esistendo alcuna proposta da parte della società, l’argomento non è all’ordine del giorno. Tuttavia posso dire che in astratto ci sono gli estremi affinché a Bagnoli possa essere sviluppato un centro adatto per un club di livello internazionale come il Napoli. Dico questo perché, sia utilizzando alcuni spazi che attualmente fanno parte del Parco dello Sport, sia altri spazi del Parco Urbano, esiste un ampio raggio di territorio convertibile in una struttura di quel livello”.
Tempi tecnici e il messaggio al patron De Laurentiis
“Quando potrebbe partire il Napoli? Le procedure amministrative per un’operazione del genere sono lunghe e complesse. Vanno sotto il nome di partenariato pubblico-privato, in cui esistono delle agevolazioni particolari per il project financing in materia di impianti sportivi con una serie di esenzioni fiscali e di incentivi che sono molto convenienti, in base all’attuale quadro normativo. Volendo partire con il pano puramente amministrativo, potremmo partire anche domani mattina, se un interlocutore di carattere privato ci venisse a fare una proposta del genere. Listruttoria preliminare è almeno di dopo questi 90 giorni, ma dopo questi, passando dalla tase interlocutoria a quella esecutiva, si può cominciare a lavorare”.
Infine un messaggio al club: “lo lo dico al Napoli e a qualsiasi società che abbia questa capacità imprenditoriale e realizzativa. Non siamo qui per perdere tempo, ma per creare le condizioni di sviluppo, che si fa con l’interazione tra istituzioni ed enti pubblici e privati che abbiano la possibilità di investire”.