Javier Pastore poteva diventare un calciatore del Napoli. Spunta il retroscena che spiega il motivo per il quale la trattativa non si chiuse.
Negli anni sono stati tanti i campioni che hanno messo piede al Napoli, per poi trovare fortuna altrove. Tra questi si ricorda il passaggio Edinson Cavani, calciatore che è rimasto nei cuori azzurri e che ancora oggi viene spesso ricordato dai tifosi come uno dei bomber più importanti avuti sotto la gestione De Laurentiis. Un passaggio, quello dal Palermo al Napoli, che ovviamente fece esultare tutti.
Ma c’è un altro giocatore che da Palermo poteva arrivare in azzurro: Javier Pastore. Un altro argentino, come Ezequiel Lavezzi che in quegli anni diventò un vero e proprio beniamino della piazza partenopea, che in Italia ha giocato col Palermo, per poi passare al Paris Saint Germain e tornare in Italia con la maglia della Roma.
Pastore al Napoli, Rino Foschi spiega perchè la trattativa non si chiuse
Uno dei dirigenti che ha fatto la storia del Palermo, Rino Foschi, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, svelando i motivi per i quali la trattativa per portare Pastore al Napoli non andò a buon fine: “Zamparini e De Laurentiis avevano un rapporto personale tra loro ed io ero anche geloso. De Laurentiis è particolare, ma Zamparini era particolarissimo”, ha spiegato Foschi in diretta.
“Noi direttori sportivi eravamo sempre un po’ accantonati. Pastore a Napoli non arrivò perchè costava una cifra enorme, ma era un giocatore sopravvalutato dal punto di vista caratteriale. Zamparini voleva 50 mln e De Laurentiis si tirò indietro. Cavani lo svendemmo a 17 milioni”, ha ancora spiegato l’ex dirigente della squadra siciliana.