La+storia+di+Maradona+procuratore+che+forse+non+ricorderai%3A+si+arrabbi%C3%B2+con+il+Napoli%21
spazionapoliit
/2024/09/28/la-storia-di-maradona-procuratore-che-forse-non-ricorderai-si-arrabbio-con-il-napoli/amp/
Notizie Napoli Calcio

La storia di Maradona procuratore che forse non ricorderai: si arrabbiò con il Napoli!

Quando Diego Armando Maradona si arrabbiò con i dirigenti del Napoli e ottenne lo stipendio triplicato per…il suo compagno

Leggenda in campo e fuori. E per i compagni di squadra ha fatto tutto quello che era possibile, al limite dell’impossibile. Diego Armando Maradona ‘sfruttava’, quando poteva, il suo talento, il suo carisma, la sua importanza e fama, per aiutare i suoi colleghi o chi ne aveva davvero bisogno.

C’è una storia in particolare, riscoperta ad anni di distanza, che riguarda il Pibe de Oro e un suo vecchio compagno di spogliatoio. In particolare Diego Armando Maradona gli fece praticamente da agente, scioccato dallo stipendio troppo basso che percepiva dal club azzurro.

Maradona agente: così triplicò lo stipendio del calciatore

Quest’oggi 28 settembre è stata presentata una nuova statua in omaggio all’ex numero 10 azzurro a Casalnuovo, in piazza Municipio. L’artista dell’opera è Fabio Torti. All’evento erano presenti anche tre ex compagni di squadra di Diego Armando Maradona: Bruno Giordano, Salvatore Bagni e Pino Taglialatela.

Diego Armando Maradona (LaPresse) SpazioNapoli

Proprio quest’ultimo ha raccontato un’aneddoto particolare, che descrive a pieno la grandezza dell’argentino, in termini non solo calcistici ma soprattutto umani. Ai tempi del Napoli di Maradona, Taglialatela era un ragazzino che proveniva dal vivaio azzurro. Un gioiello da preservare secondo il Pibe de Oro.  “Il primo contratto importante con il Napoli lo devo a Maradona – svela Pino alla piazza – Si spendeva per tutti. Era un uomo che pensava prima agli altri e poi a se stesso. In quel caso pensò a me. Mi chiese quale fosse il mio stipendio e io gli dissi sessanta milioni all’anno, che era quanto percepivo. Si arrabbiò, diede di matto praticamente“.

Così, Diego chiamò subito la dirigenza azzurra, rappresentata da Luciano Moggi. Il dirigente assicurò al numero 10 che avrebbe migliorato lo stipendio del giovane portiere. “La settimana dopo mi chiamò Moggi, mi triplicò il contratto e mi aumentò di cinque anni la permanenza con il Napoli”, racconta Pino Taglialatela. E così, “l’agente Maradona” aiutò un ragazzino, che in quel Napoli dell’epoca maradoniana era solo una comparsa. Solo quando Diego andò via, Taglialatela si ritagliò uno spazio importante all’interno della rosa, diventando poi un giocatore importante e iconico degli anni ’90.

Share
Scritto da
Leonardo Zullo