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Copertina Calcio Napoli

Napoli capolista, è il metodo Conte: i 3 segreti dell’allenatore

Il Napoli è in testa alla classifica di Serie A, merito di Antonio Conte e del suo metodo di lavoro: i 3 segreti dell’allenatore per questo inizio di stagione 

Antonio Conte sta già facendo sognare i tifosi del Napoli. Il tecnico leccese ha trasformato una squadra morta, che era reduce da un terribile decimo posto in campionato, nella capolista della Serie A. Il suo calcio non sarà spettacolare come quello di Luciano Spalletti, ma è sicuramente concreto e, soprattutto, a livello mentale a revitalizzato un gruppo allo sbando e ormai senza energie.

Dopo lo scossone della prima giornata di campionato contro il Verona, l’arrivo di innesti di lusso sul mercato ha permesso di lavorare su una rosa all’altezza di una lotta Champions che si fa agguerrita. Ma, soprattutto, ha riacceso quel sogno di vittoria, quello di un quarto scudetto che al momento resta più un’utopia che un vero obiettivo.

Conte fa impazzire Napoli: i 3 segreti per la rinascita

Per riuscire in un’impresa simile, Conte sa che dovrà lavorare duramente fino a giugno, ma intanto si gode i primi risultati. Il primo posto non è una casualità ed è frutto di un percorso iniziato in estate ed entrato solamente ora nel vivo. Sulle pagine della Gazzetta dello Sport di questa mattina sono stati sottolineati 3 segreti cruciali per la rinascita della squadra.

Antonio Conte e i segreti nel Napoli (LaPresse) – SpazioNapoli.it

In primo luogo quello dedicato alla difesa, più precisamente all’arrivo di Alessandro Buongiorno.

“Un solo gol preso nelle ultime cinque giornate di campionato, per di più su calcio di rigore. La rinascita del Napoli riparte da qui, dalla base di ogni trionfo, almeno nella storia della Serie A. Perché una squadra vincente deve essere innanzitutto granitica, impenetrabile. Dal mercato è arrivato Alessandro Buongiorno, il miglior difensore per impatto immediato e pensando al futuro. E con la solidità di Buongiorno, è tornato al top anche Rrahmani, ora sui livelli di quando faceva coppia con Kim nell’anno dello scudetto. Il Napoli ha perso una sola partita, l’unica saltata fin qui da Buongiorno. Non è e non può essere un caso”.

In secondo luogo la mentalità che l’allenatore ex Juve e Inter ha dato alla squadra

“Quando si parla della capacità di Conte di saper entrare nella testa dei propri giocatori, il riferimento non è casuale. Antonio ha una cultura del lavoro maniacale e passionale. Passa ore e ore sul campo a fare e rifare movimenti ed esercitazioni, per avvicinare la perfezione. Nessuna squadra potrà mai raggiungerla, ovviamente, ma l’obiettivo deve essere avvicinarsi il più possibile, avere desiderio di migliorare, imparare a soffrire oggi per poter festeggiare domani. Ma il primo comandamento del calcio contiano resta il sapere mettere “il noi davanti all’io”, pensare di insieme, lavorare sempre di squadra”.

Infine i cambi tattici, con l’aggiunta in rosa di calciatori come McTominay 

“L’arrivo di un top player come McTominay a centrocampo lo ha convinto ad accelerare il passaggio a un sistema di gioco moderno e imprevedibile. Di base, senza palla, il Napoli difende col 4-3-3 ma poi con lo sviluppo dell’azione si trasforma, anche sfruttando la fisicità e la qualità dello scozzese ex United. Che può alzarsi a supporto di Lukaku per un 4-2-3-1 (come visto con la Juve a Torino) o addirittura mettersi in linea con Rom, per un 4-2-4 di sfondamento, come col Monza’.

Articolo modificato 1 Ott 2024 - 08:40

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Scritto da
Claudio Mancini