Emergono novità sull’inchiesta ultras riguardante i gruppi organizzati di Milan e Inter, che avrebbero coinvolto anche Napoli e Roma
Spuntano ulteriori dettagli legati all’inchiesta ultras che da circa 48 ore ha scosso il mondo del tifo italiano, portando all’arresto di 19 persone. Questa mattina, sulle pagine del Mattino, sono emerse novità che coinvolgerebbero anche Napoli e i napoletani.
“I magliettari napoletani, così li chiamavano nelle conversazioni intercettate, se la vedevano brutta con gli ultras della Curva Nord interista. Il gruppo di violenti nerazzurri gestiva tutti gli affari illegali dentro e fuori lo stadio Meazza e non tollerava intrusioni di concorrenti in trasferta. Andrea Betetta 49enne leader del gruppo, scelse Francesco Intagliata per dissuadere i campani dal vendere magliette taroccate, gadgets fasulli e qualsiasi altro tipo di mercanzia abusiva fuori allo stadio”.
Questo quanto riferito dal quotidiano campano, che poi aggiunge.
“A telefono, diceva Beretta: “Dobbiamo schiacciarli come scarafaggi”. Intagliata rispondeva: “Se ci sono io i napoletani non vengono, te lo garantisco al centro per cento! Addirittura mi hanno chiesto il permesso per venire a Milano. Capisci? Non allo stadio, ma a Milano”.
Sul Mattino si leggono ulteriori dettagli proprio sul tema del falso fuori allo stadio di Inter e Milan.
“A farne le spese fu il cinquantenne napoletano Antonio Scialò, che il 16 febbraio del 2022, in occasione della partita Inter-Liverpool tentava di vendere merce contraffatta e biglietti fuori allo stadio. Fu affrontato da Andrea Beretta, con Nicola Vivino e la fidanzata e lo pestarono a sangue. La donna dichiarò agli agenti della Digos che l’uomo a terra sanguinante si era sentito male”.
All’interno dell’inchiesta emergono ulteriori dettagli anche sul coinvolgimento di personaggi legati a Napoli. E’ sempre Il Mattino ha riportarli.
“Dal pizzo preteso sui biglietti comprati dai romani di fede interista, alle centinaia di ticket messi a disposizione degli ultras napoletani, che poi li cedevano ai clan camorristici, per dribblare le restrizioni dei club. Luca Lucci, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, intrattiene rapporti rilevanti anche con ultras del Napoli, un esponente dei quali sembra ringraziare il leader della curva sud per avere messo a disposizione dei biglietti verosimilmente riguardanti l’incontro di Champions tra Milan e Napoli”.
Si legge infine anche di un incontro che confermerebbe tale ipotesi.
“Il 12 aprile 2023 in un bar di Cologno Monzese è stato documentato dalla Guardia di Finanza un incontro tra Luca Lucci e Gianluca De Marino, uno dei capi ultras del rione Sanità, il quale lo ringrazia per aver messo a disposizione centinaia di biglietti che, almeno in parte, sono stati dati appartenenti a clan mafiosi della città partenopea”.
L’inchiesta prosegue, nel tentativo di scoprire nuovi dettagli su una vicenda che col calcio giocato non condivide proprio nulla.
Articolo modificato 3 Ott 2024 - 10:00