De Laurentiis ha dato pieni poteri ad Antonio Conte: il retroscena sul divieto nello spogliatoio spiega il periodo in casa Napoli
Se dopo ferragosto, al termine della prima partita di campionato del Napoli contro il Verona, vi avessero detto che gli azzurri sarebbero stati in testa alla classifica in solitaria alla sosta nazionali di ottobre forse non ci avreste creduto. Eppure è proprio così: la squadra di Conte è prima in campionato con 2 punti di vantaggio sull’Inter e 3 sulla Juventus.
Un percorso incredibile dopo la disfatta all’esordio, con le vittorie su Bologna, Parma, Cagliari, Monza e Como ed il pareggio contro la Juventus (oltre al successo in Coppa Italia sul Palermo). Appena 5 i gol incassati, di cui 3 tutti nella stessa partita a Verona. La solidità difensiva acquisita nel corso delle partite è stata un’altra delle chiavi trovate da Conte per ritrovarsi al primo posto.
E’ prestissimo e questo va sottolineato. Da qui alla prossima sosta, a novembre, il Napoli dovrà capire veramente cosa vorrà essere in questa stagione. Al rientro ci sarà la fastidiosissima trasferta di Empoli, campo storicamente ostico per gli azzurri, poi il Lecce e un tour de force che comprenderà Milan, Atalanta e Inter. Fino ad ora, però, i partenopei non hanno deluso e il primato non è mai frutto del caso.
Ci sono meriti evidenti, come quelli di Conte. Ci sono dati tangibili, come i quasi 150 milioni spesi per un mercato super. E ci sono anche degli aspetti più nascosti, che raccontano quello che è il momento attuale del Napoli. Su Repubblica, questa mattina, viene raccontato un retroscena che spiegherebbe ancora meglio cosa sta funzionando alla perfezione all’inizio di questa stagione.
“De Laurentiis ha avuto l’umiltà e la genialità di superare il decimo posto ed il disastro dei 41 punti di distanza dall’Inter”. Apre così Repubblica, con il collega Corbo che prosegue: “Lascia tutto in mano ad Antonio Conte, vero manager. 145 milioni investiti, 140 di ingaggi e persino il fratello dell’allenatore nello staff. Con Coratti eccellente nella preparazione atletica”.
Poi il retroscena: “Conte arruola anche Lele Oriali, il gendarme gentile di uno spogliatoio vietato a dirigenti e agenti. De Laurentiis cede persino i suoi poteri al manager. Recupera il primato, la serenità ed un’idea di calcio di un club che sembrava spaesato e finito nel caos”. Un veto, dunque, quello che sarebbe stato imposto per lo spogliatoio azzurro, con pochissimi protagonisti che possono entrarvi.
Una macchina che così funziona, con lo stesso De Laurentiis poco impegnato anche in interviste pubbliche o commenti. Si è limitato ad un paio di tweet, poi null’altro. Spalletti nell’anno dello Scudetto si isolò andando a dormire a Castel Volturno. Quest’anno Conte vuole lavorare senza distrazione con i suoi ragazzi. Parallelismi che lasciano la speranza di un epilogo felice.
Articolo modificato 8 Ott 2024 - 11:45