Mauro Meluso, ex direttore sportivo del Napoli, è tornato a parlare del club azzurro: il suo incarico è terminato la scorsa stagione, con l’avvento in azzurro di Giovanni Manna.
La cura Antonio Conte sta sortendo i suoi primi effetti in casa Napoli: la compagine partenopea è la migliore della classe in questa prima parte di stagione, quando le giornate che si sono disputate sono sette. La squadra azzurra è al primo posto in classifica, in solitaria, risultato impensabile fino a poco tempo fa e che si è reso possibile grazie al lavoro dell’ex Commissario Tecnico della Nazionale Italiana, a cui il presidente Aurelio De Laurentiis ha affidato la ricostruzione del progetto.
Tra gli artefici di questo nuovo Napoli, soprattutto per quanto concerne il mercato, c’è anche il direttore dell’area sportiva Giovanni Manna: l’ex dirigente della Juventus, arrivato nella scorsa primavera in azzurro – ma insediatosi ufficialmente a campionato concluso -, ha avuto il merito di aver portato avanti un mercato di altissimo livello. Manna ha preso il posto, in azzurro, di Mauro Meluso, che è stato il direttore sportivo del club azzurro nel corso della stagione 2023 – 2024. L’ex uomo mercato dei partenopei è tornato a parlare degli azzurri nell’intervista concessa alla stampa in occasione della Palermo Football Conference.
Notizie Napoli calcio, Meluso torna a parlare degli azzurri: l’intervista
Mauro Meluso, direttore sportivo del Napoli nella scorsa stagione, è tornato a parlare della sua esperienza all’ombra del Vesuvio, tornando su quelle che sono state le responsabilità di un’annata tutt’altro che da ricordare per il club partenopeo.
Di seguito, quanto dichiarato dal dirigente in occasione della Palermo Football Conference, riportato da tuttomercatoweb.com:
“Sono stato chiamato dal presidente De Laurentiis, ero fermo da un pochino e ho accolto la chiamata con grande sorpresa ed entusiasmo. Si trattava della squadra campione d’Italia. Ho fatto tanta gavetta, ma quando mi ha chiamato il Napoli sono andato con grande entusiasmo. Sono molto riconoscente al presidente De Laurentiis per avermi dato questa opportunità, abbiamo avuto un ottimo rapporto, franco e schietto“.
L’ex azzurro, però, ha sottolineato come la sua operatività, di fatti, sia stata limitata:
“L’operatività è stata ridotta ed è evidente che ci sono stati vari problemi che ci hanno portato a fare un’annata piuttosto negativa, uscire dalle coppe europee dopo tanti anni è stato un brutto colpo. I problemi sono di difficile individuazione, ma per chi era all’esterno. Noi qualche risposta ce la siamo data, ma rimangono riservate per ovvi motivi. Considerando che la squadra era per l’80% la stessa che aveva vinto lo Scudetto non bisogna addossare le colpe agli allenatori, c’eravamo tutti. Mi sono preso anche le mie, potevo essere più incisivo”.
Il dirigente ha poi parlato del trasferimento di Osimhen al Galatasaray:
“È stata un’operazione di ripiego, non avendo trovato una sistemazione adeguata nel periodo di mercato tradizionale… Lui aveva espresso il desiderio di non far più parte del Napoli, hanno trovato la soluzione per non fargli perdere almeno i primi mesi, poi a gennaio si vedrà. C’era stata un’offerta molto importante, prima ancora che arrivassi al Napoli, ma De Laurentiis non l’ha presa in considerazione perché pensava al bene del club. Può aver fatto valutazioni sbagliate, ma lo ha fatto per la competitività del Napoli, Osimhen non è un giocatore che si trova così facilmente.