Caro ‘BatJuan‘ ti scrivo, così parliamo un po’.
Non ci piace parlare di misfatti del genere. Riportarli è sempre un colpo al cuore, per noi, per l’orgoglio di Napoli, per l’ennesima sconfitta che chi vive questa città subisce.
“Hanno perso tutti“, si dice in questi casi. Una frase di circostanza, che come tutti in questa storia ha perso il suo valore con il tempo. Perché una sconfitta spesso aiuta più di una vittoria, ma qui di vincere pare non se ne abbia più voglia.
Ci dispiace Juan, ci dispiace davvero tanto, ma quanto è stato facile abbracciare gli stereotipi anche questa volta. “Città bellissima, ma poco sicura“, detto da chi vi ha vissuto e si è eretto portabandiera per 4 anni: rappresenta una delle note più stonate di questa vicenda.
Perché, caro Juan, stanne certo, nessuno qui a Napoli dimenticherà i tuoi “Jamme ja!” prima e dopo ogni partita. Nessuno rifiuterà di difenderti per il tuo attaccamento alla maglia nonostante le prestazioni in calo. Nessuno rinuncerà a schierarsi al tuo fianco, con le unghie e con i denti, come già successo dopo il tremendo caso Acerbi. Ricordi? Noi si, ma tu invece?
Davvero due malcapitati sono riusciti a spegnere tutto questo? Davvero è bastato il primo criminale di passaggio per sconfiggere “BatJuan“?
Che strano, da piccoli ci hanno insegnato che serve ben altro per abbattere un supereroe…
Mario Reccia
Last Updated on 9 Ott 2024 – 14:00 by Mario Reccia