Juan Jesus vittima di un tentato furto dell’auto, denuncia tutto sui social e interviene anche il Comune di Napoli
Un nuovo triste episodio vede coinvolto un giocatore del Napoli, che si è ritrovato la sua auto scassinata e piena di dispositivi geolocalizzatori. I ladri pedinavano Juan Jesus e la sua famiglia. Sapevano ogni spostamento del veicolo e quindi del calciatore. Il difensore azzurro ha denunciato pubblicamente dopo aver visto il finestrino dell’auto distrutto.
Nel corso della puntata odierna di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto l’Assessore alla Legalità del Comune Antonio De Iesu, che si è pronunciato in questo modo: “Perimetriamo il tema. Il giocatore si è trovato dei radiolocalizzatori in auto. Ovviamente si fa delle domande e denuncia. Umano comprendere la delusione del campione del Napoli che si trova seguito o violato nella sua privacy, sono sicuramente inquietanti questi episodi“. Bisogna specificare che anche Neres, dopo Napoli-Bologna, è stato vittima del furto di un orologio.
De Iesu sottolinea che i calciatori hanno bisogno di serenità e che sono esposti ad atti criminosi perché “godono di una disponibilità di denaro più ampia”, ma sono seguiti anche da tifosi troppo passionali, che oltrepassano qualche limite. “Questo incide sulla percezione di sicurezza – ammette l’assessore – Sono certo che Juan Jesus abbia denunciato agli organi di polizia la presenza di questi dispositivi, quindi è giusto che abbia denunciato”.
In un’altra intervista odierna, De Iesu cambia registro. Infatti, a Radio CRC sostiene che il messaggio lanciato da Juan Jesus sia sbagliato: “Doveva essere impostato in modo diverso, non come una condanna alla nostra città facendone involontariamente un danno”.
L’assessore alla legalità, poi, prosegue: “Il caso Juan Jesus è angosciante, ma non si sanno le ragioni della sua vicenda. Mi dispiace, è una situazione di sofferenza – si domanda – Perché non è andato dalle forze di polizia anziché esprimersi apertamente sui social? Le autorità avrebbero avviato subito delle attività investigative”.
Chiaramente, De Iesu non tiene conto del momento di frustrazione del ragazzo, vittima di violazione della privacy e di tentato furto dell’auto. Juan Jesus si è sentito minacciato e ha denunciato la scarsa sicurezza della città partenopea. Difficile poter dire il contrario, dal momento che in poche settimane i giocatori del Napoli sono stati vittime di due episodi spiacevoli. Lo ammette lo assessore a radio CRC: “Napoli non è Oslo, non è pienamente sicura, diciamolo chiaramente – che poi rasserena i cittadini – Però stiamo migliorando sulla sicurezza”.
Articolo modificato 9 Ott 2024 - 18:10