Il messaggio chiaro di Romelu Lukaku verso il Napoli e la nazionale: cosi l’attaccante del Belgio ha spiegato la sua posizione.
Romelu Lukaku ha deciso di restare a Napoli, lavorare ed evitare di partire per raggiungere il Belgio. Decisione dettata da una saggezza maturata nel corso del tempo ed una consapevolezza legata al proprio corpo: il bomber sta lavorando per arrivare ad uno stato di forma ottimale, andare via avrebbe significato vanificare tutti gli sforzi fatti fino a questo momento.
Lukaku sta lavorando con lo staff del Napoli per cercare di arrivare il prima possibile ad una forma fisica ideale per mettere in campo tutto il proprio potenziale e rendersi disponibile al 100% per la causa azzurra e le idee tattiche di Antonio Conte.
Questo post in breve
Big Rom, al tempo stesso, non vuole assolutamente perdere di vista l’obiettivo Mondiale, che ha intenzione di giocare con il suo Belgio. Cosi l’attaccante del Napoli, nel corso di un’intervista al podcast Friends of Sports, ha parlato proprio di questo argomento e spiegato qual è la sua posizione relativa alla nazionale e quello che sarà l’impegno dei Mondiali nel 2026.
“La non convocazione? Ora ho scelto per me, ne avevo bisogno mentalmente e fisicamente. Non avevo fatto la preparazione estiva, perché dovrei mettermi di nuovo in una situazione del genere ora che stiamo facendo dei buoni progressi con il Napoli e sto gradualmente tornando in forma?”, ha detto in maniera molto onesta Lukaku come riportato anche dal ‘Corriere dello Sport’
“Non ho il fuoco con cui ho sempre giocato in nazionale, non è acceso. Voglio andare alla Mondiale del 2026, questa è la mia motivazione”, le parole del bomber belga. Una presa di posizione netta ed incisiva, dettata anche dal sentirsi leader sia in nazionale che con la maglia del Napoli.
“Nel mio primo colloquio con Domenico Tedesco volevo dirgli che avrei voluto lasciare la nazionale. Avevo già fatto quello che dovevo fare”, ha ancora aggiunto Romelu parla del ct del Belgio. “Tedesco mi ha detto che aveva davvero bisogno di me e dopo una conversazione con mio fratello, ho deciso di continuare. E poi ho segnato subito una tripletta nella mia prima partita con Tedesco contro la Svezia”, le parole di Big Rom.
Lukaku ha poi parlato anche del suo rapporto con Antonio Conte, nato ormai diverso tempo fa: “Andai in Italia e ricordo che Antonio Conte mi disse letteralmente in faccia: hey, ascoltami, nel mio sistema di gioco non puoi tenere troppo il pallone, devi ridarlo subito indietro, non devi giocare come Lautaro”, la spiegazione di Big Rom.
“In quel momento io e Lautaro sapevamo che dovevamo passarci il pallone l’uno con l’altro e che le qualità di Lautaro calzavano perfettamente con le mie”, la spiegazione di Lukaku. “Così come il sistema di Conte calzava perfettamente per me. Ci allenavamo continuamente a passarci il pallone, così a un certo punto sapevo perfettamente dove sarebbe andato lui o Sanchez o chiunque avrebbe giocato al suo posto”, spiega il belga.
“Adesso è lo stesso con Kvaratskhelia. È questo quello che fa Conte: crea una sorta di partnership tra i giocatori. La stessa cosa vale con McTominay. Lui lo può fare”, le parole di Lukaku.
Articolo modificato 19 Ott 2024 - 12:17